Mi chiamo Valentina ho 19 anni e sono cresciuta in italia. Inizia così il Post su Facebook con cui Valentina Wang, cinese di origine ma italiana dalla nascita e residente a badia Polesine nel rodigino, racconta di essere stata oggetto di insulti razzisti sul treno da Venezia a Padova. Il suo sfogo ha toccato le coscienze e raccolto la solidarietà, tra gli altri, del sindaco di venezia e del rettore dell’Università Ca’ Foscari, dove Valentina studia.
Valentina Wang
Quand’ero piccola ero spesso vittima di razzismo, ha scritto, ma pensavo che l’Italia non fosse ancora abituata al multiculturalismo. Col tempo gli insulti sono diminuiti, non scomparsi. Mangiariso di merda, cinese come se la nazionalità fosse di per se un insulto. Questo fino all’incontro con i quattro bulli che dopo insulti sessisti e razzisti le avrebbero pure sputato addosso.
L’indagine
La direzione di Trenitalia ha annunciato un’indagine. Michele Bugliesi, rettore di ca’ Foscari, su Facebook le ha scritto che non è sola e che episodi del genere sono inaccettabili.
Chi ha usato le parola più dure è stato il sindaco di Venezia stamane durante la festa del patrono della polizia municipale san Sebastiano.
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