A seguito della comparsa di alcuni volantini affissi nei giorni scorsi a Venezia, che ritraevano l’effige di un soggetto indicato come pericoloso ed al quale venivano attribuiti episodi di minacce e violenza, il Commissariato di San Marco e le Volanti lagunari hanno intensificato le attività info-investigative e di controllo del territorio per addivenire all’individuazione del soggetto “Il fantasma delle Calli” ritratto ed alla verifica di quanto riportato sul volantino.
Il Fantasma delle Calli
I controlli sono stati ulteriormente intensificati dopo il sorgere, attorno alla vicenda, di un’aura di mistero alla luce di notizie, verosimili ma frammentarie e non del tutto riscontrate, che facevano riferimento ad un misterioso personaggio che si sarebbe aggirato nottetempo per le calli veneziane aggredendo i passanti con l’uso di un coltello.
Dopo costanti ed incessanti attività di pattugliamento, osservazione ed appostamenti, nella notte di mercoledì 22 u.s., alle ore 02.20, gli agenti della Volante lagunare, durante un pattugliamento appiedato in zona calle Contarini, sestiere Dorsoduro, notavano un soggetto che corrispondeva alle descrizioni del misterioso personaggio. Quest’ultimo, alla vista dei poliziotti, chinava il capo e accelerava il passo, tentando di dileguarsi con fare circospetto. Viste le circostanze, gli agenti procedevano a bloccarlo per procedere ai necessari controlli.
Il coltello e l’eroina
L’uomo, sul momento privo di documenti, veniva trovato in possesso di una lama di coltello priva di manico, della lunghezza 10 cm e di quattro involucri contenenti polvere bianca, risultata poi essere 2,4 grammi eroina, che occultava all’interno nel calzino. Successivamente identificato per T.F., kosovaro di 30 anni, è stato deferito all’A.G. in stato di libertà per i reati di porto di oggetti atti ad offendere e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Approfondimenti
Il predetto è risultato essere proprio il soggetto indicato nei volantini di cui in premessa e sono in corso tutti gli approfondimenti del caso al fine di verificare se allo stesso possano essere attribuiti ulteriori episodi di aggressione o minaccia.