Maria Stella Donà intervista Gianfranco Bettin, presidente della municipalità di Marghera. Il dottor Bettin è un sociologo, ma anche un noto volto politico.
Infiltrazioni mafiose
Il primo argomento discusso riguarda le infiltrazioni mafiose nel territorio del Veneto. Alcuni giorni fa Gianfranco Bettin ha infatti dichiarato che le istituzioni avrebbero dovuto costituirsi parte civile nel processo alla ‘Ndrangheta di Eraclea.
In aree in cui c’è edilizia da sviluppare, arrivano anche gli imprenditori legato alla malavita. Le istituzioni, secondo il dottor Bettin, negli ultimi anni hanno un po’ sottovalutato la situazione, non vagliandola con abbastanza attenzione. Ci hanno pensato però la magistratura, le forze dell’ordine e anche la società civile a denunciare le presenze radicate nel territorio.
Gianfranco Bettin
Il nome di Gianfranco Bettin ricorre anche nell’ambito della ricerca del PD di un nome da opporre al sindaco uscente Luigi Brugnaro in occasione delle prossime elezioni. Il progetto del PD, in fase di ultimazione, è orientato alla crescita della città, ad una sua rigenerazione e bilancio, alla salvaguardia del sistema lagunare. In un territorio in cui c’è ricchezza senza controllo, perchè circola in maniera illegale, o al contrario in casi di estrema povertà, il rischio di infiltrazioni aumenta esponenzialmente. Per questo è importante agevolare l’accesso al credito legale per le imprese. Un progetto di sviluppo del territorio che sostenga gli investimenti e la qualità sociale ed urbana è il miglior antidoto alla presenza di associazioni criminali.
Domani si terrà una riunione tra le forze della Sinistra, nella quale si farà il punto sul programma e si comincerà a discutere circa i nomi da proporre per le elezioni.