Il 22% dei pazienti positivi al tampone per coronavirus ha tra 19 e 50 anni. Gli adolescenti si considerano immortali, ma ci sono anche giovani in rianimazione – avverte Galli – con problemi decisamente seri. Pochi casi, ma ci sono a dimostrazione che il virus coinvolge tutti, anche se le ripercussioni più gravi ricadono su chi ha condizioni di salute già compromesse.
Che cosa può fare di più il mondo sanitario? lo abbiamo chiesto a Giovanni Leoni vicepresidente nazionale dell’ordine dei medici e presidente dell’ordine di Venezia.