La necessità di sangue non si ferma mai. Soprattutto in un momento come questo. L’emergenza Coronavirus rischia di provocare un calo delle scorte nelle varie regioni italiane dovuto alla paura dei cittadini di uscire di casa per recarsi nei centri trasfusionali.
Emergenza Coronavirus
Ai tanti appelli rivolti ai donatori, si è aggiunto anche quello del capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli: «Molte associazioni ci stanno allertando sulla contrazione delle donazioni che si sta verificando in questo periodo – ha spiegato nel corso della conferenza stampa di giovedì 12 marzo – Donare il sangue è un gesto fondamentale che salva vite umane e che, nonostante l’emergenza Coronavirus, avviene in assoluta sicurezza. Chiunque voglia donare si può mettere in contatto con i centri trasfusionali per fissare un appuntamento e contribuire in maniera preziosa in questa delicata fase».
Le donazioni
In questo momento tutte le regioni stanno segnalando una riduzione nella raccolta, che viene compensata soprattutto dalla decisione di rinviare gli interventi chirurgici non urgenti e in elezione. «Si cominciano a sentire gli effetti del COVID-19 anche sulla raccolta di sangue all’interno della rete trasfusionale nazionale – spiega il direttore del Centro nazionale sangue, Giancarlo Maria Liumbruno -. L’equilibrio è sempre più precario, anche perché gli interventi non elettivi non possono essere rinviati all’infinito. Le trasfusioni sono un Livello Essenziale di Assistenza che deve essere garantito, quindi non si possono fermare le donazioni. Il consiglio ai donatori che sono in buona salute è prenotare la donazione, telefonando prima, per evitare affollamenti degli ambulatori a loro dedicati, ma per il resto sono state prese tutte le precauzioni per evitare contagi durante la donazione».
Le raccomandazioni
Le raccomandazioni per chi dona e per i centri di raccolta sono illustrate nella nuova circolare del Cns che tiene conto degli ultimi Dpcm. In particolare è sospeso per 14 giorni chi rientra dalla Cina, chi è stato esposto a un soggetto contagiato e chi ha avuto il virus, fermo restando che può donare solo chi ha già ottemperato all’eventuale obbligo della misura di isolamento fiduciario domiciliare.
Il ministero della Salute riconosce ai donatori la possibilità di andare a donare, in quanto la donazione di sangue ed emocomponenti può essere considerata inclusa tra le “situazioni di necessità”.