Ancora una giornata che segna il rallentamento del contagio da coronavirus. Si sta stabilizzando la situazione negli ospedali veneziani sul fronte dell’epidemia. Sono sempre 290 i ricoverati come ieri, lunedì 30 marzo, ma sono calati i malati in terapia intensiva di due posti sono 60 attualmente. Si sta vedendo la luce in fondo al tunnel. Secondo il virologo dell’Università di padova Andrea Crisanti è realistico pensare alla riapertura del Paese per la fine di maggio.
I decessi da Coronavirus
Si continua a fare i conti con i decessi, però. Il veneziano ha registrato altre quattro vittime. Due sono avvenuti ieri, quello di G.B., 75 anni di Mestre, morta al Civile di Venezia e di Giovanni Marangon, 79 anni di Mira, morto a Dolo. Due sono invece avvenuti domenica, ma sono entrati solo ieri nella triste contabilità della Regione: Iver Vanin, 68 anni di Scorzé, morto a Mirano e Rodolfo Tiso, 79 anni di Portogruaro, spirato a Jesolo. Con loro sono 68 le vite spezzate durante la pandemia.
1 Minuto di Silenzio
Bandiere a mezz’asta e un minuto di silenzio denso di cordoglio, di rispetto e di speranza hanno unito oggi i Comuni di tutta Italia. Accogliendo l’appello lanciato dal presidente della Provincia di Bergamo, Gianfranco Gafforelli, per i sindaci del suo territorio, e poi esteso a tutto il Paese dal sindaco di Bari e presidente dell’Anci, Antonio Decaro. Anche Venezia ha reso omaggio alle vittime del Coronavirus e ricordato con riconoscenza l’impegno e il sacrificio degli operatori sanitari che stanno fronteggiando l’emergenza.
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