Cronaca

Mirano, ragazzino solo e impaurito in bici: i carabinieri lo riportano a casa

Una storia a lieto fine ai tempi del coronavirus. I carabinieri hanno fermato anche un 29enne per guida pericolosa

Continua incessante l’opera di monitoraggio e controllo legata all’emergenza coronavirus in atto da parte dei Carabinieri della Compagnia di Mestre, attraverso la vigilanza delle zone di competenza territoriale nell’arco del fine settimana a Mirano e Spinea, nonché sulle aree destinate alle attività di vendita di prodotti alimentari nei giorni feriali di apertura.

Mirano

La pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile che aveva fatto “punto di incontro” con quella di Spinea  ai confini del territorio in località Fossa di Mirano, viene richiamata dal gesticolare di un signore che cerca aiuto. Giunti in suo soccorso l’uomo viene trovato in compagnia di un ragazzino che inforca una piccola bicicletta, talmente impaurito e contrito da non saper pronunciare nemmeno il suo nome. I Carabinieri, per non impaurirlo ancora di più, tolgono le mascherine anche solo per mostrare al piccolo qualche sorriso rassicurante. Per fortuna giunge anche un secondo residente che conosce il ragazzino e sa indicare la zona dove abita. I Carabinieri quindi si dividono ed il capo pattuglia, preso in braccio il piccolo, lo accompagna a piedi verso casa, scortato dall’auto di servizio. Un lieto fine in questi giorni di sofferenza e paura.

Spinea

La pattuglia della Stazione di Spinea domenica sera si avvede che una autovettura procede in maniera a dir poco pericolosa in zona “Santa Bertilla”, il conducente  sembra procedere in maniera incerta, accelerando improvvisamente e frenando di colpo, fino a quando non viene fermato per un controllo. L’uomo alla guida, appare subito non in possesso delle piene facoltà fisiche e mentali, rispondendo vagamente alla formale richiesta di documenti o a fornire le generalità. Ci vogliono diverse decine di minuti e tanta pazienza per vincere questa resistenza “passiva” del soggetto che, al fine, viene identificato per F.I. classe 1991, moldavo domiciliato a Spinea. A questo punto seguiva la perquisizione domiciliare, al termine della quale veniva rinvenuto uno spinello di Marijuana pronto al consumo – indicazione sul tipo di “alterazione” che potesse aver colpito l’uomo, che veniva deferito così all’Autorità Giudiziaria per i reati di resistenza a Pubblico Ufficiale, rifiuto delle generalità, nonché segnalato alla Prefettura come tossicodipendente.

L’attività di controllo, da parte dei militari della Compagnia di Mestre, in tutta la giurisdizione, ha altresì portato ad un risultato non apprezzabile certo sul piano del contrasto alla criminalità, ma enorme in termini di umanità e vicinanza alla popolazione.

Coronavirus

I servizi di controllo in funzione del rispetto delle norme del coronavirus saranno intensificati maggiormente su tutto l’entroterra mestrino, ed in concentrazione massiccia in prossimità delle vie di esodo per le località balneari con posti di controllo verso i litorali e le aree che prima dell’emergenza venivano prese d’assalto per le giornate “fuori porta” per vigilare su eventuali “illeciti” spostamenti di persone.

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