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Vocal Skyline: il canto di libertà sulle note del musical “I Miserabili”

Niente concerto dei Vocal Skyline al teatro Goldoni di Venezia per il 25 aprile di quest'anno. Ma il grandioso spettacolo del 2019 sarà riproposto in streaming su YouTube.

“Do you Hear the People sing?” è il video realizzato dai Vocal Skyline in occasione del 25 Aprile sulle note del celebre brano tratto dal musical “Les Miserables”.

Il gruppo vocale, diretto dall’artista muranese Marco Toso Borella, è formato da giovani veneziani che vivono, che respirano, che cantano a Venezia. Free è il titolo del loro spettacolo, che avrebbe dovuto svolgersi anche quest’anno al Teatro Goldoni di Venezia, nel giorno del Santo patrono di Venezia, San Marco, che coincide con la festa della loro Patria, ancora una volta ferita: la festa della Liberazione d’Italia.

Free, liberi. Liberi dal male, da ogni male, dai mali generati dall’uomo o perpetrati sull’uomo. L’uomo libero, davanti al sopruso del male, si alza, si unisce. Si ribella. Lotta. Senti il popolo cantare? Senti la forza di tante voci, di tante vite, di tante idee che diventano entità e identità uniche? Senti l’inno degli uomini liberi? Via la maschera della paura del contagio, quindi. Tutti sulla barricata a urlare “Libertà”! Questo il messaggio del brano e del video, in cui le immagini dei ragazzi scorrono su una Venezia deserta e meravigliosa che si anima gradualmente (con l’utilizzo di immagini di repertorio).

Il video

“Il video è “leale” – spiega il direttore Marco Toso Borella – nel senso che ognuno ha cantato dal vivo, da casa, ascoltando la musica in cuffia, da solo. Non ha mosso la bocca come un burattino afono, fingendo di cantare un brano perfettamente registrato magari in studio, prima della pandemia. Autentico, vero: questo è stato ed è sempre l’approccio dei Vocal Skyline anche in scena. Autentico, vero: questo è l’approccio che immaginiamo per il futuro della nostra città, Venezia, che crediamo possa ripartire proprio dai veneziani, dai suoi talenti, dalla sua arte. I ragazzi sono “impastati” visivamente con la loro città, con la loro Italia, con la loro Europa, perché cantano nelle lingue principali del loro continente, dando concretamente l’esempio di unità di cuori e di intenti. Le immagini dei cantanti interagiscono appieno con quelle di Venezia, rendendo vive anche con il ricordo le sue calli oggi deserte. Anche i sottotitoli prendono vita, e scorrono, vitali anch’essi, usando i caratteri dei “nizioletti”, i tipici “cartelli” veneziani che indicano i nomi delle calli. E’ una prima esecuzione d’assieme assoluta. Avremmo voluto portarla sul palco del nostro teatro proprio per lo spettacolo di quest’anno che, come tanti altri, è stato annullato. Ma la conclusione del brano inneggia alla speranza: ci sarà un nuovo inizio domani”.

Il concerto

Il 25 aprile alle 18, proprio quando sarebbe dovuto andare in scena lo spettacolo di quest’anno al Teatro Goldoni, verrà messo on line sul canale youtube del Teatro Stabile del Veneto il video dello spettacolo registrato lo scorso 25 aprile.

Vocal Skyline

I Vocal Skyline sono un vero e proprio fenomeno artistico tutto veneziano, frutto del genio creativo dell’eclettico artista muranese Marco Toso Borella, direttore anche del coro più numeroso d’Italia la Big Vocal Orchestra, e sono ormai noti sul territorio per la loro capacità di superare la tradizionale concezione corale, sia polifonica classica che gospel.

Quello che propongono questi giovani artisti veneziani è un concerto-spettacolo in cui interpretano con le loro voci e con i loro gesti scenici la libertà: di cantare, ballare, esprimersi. In scena nello spettacolo in onda il 25 aprile, tra musica, parole e spettacolari effetti luci e video, innumerevoli declinazioni della parola “libertà”, che si concretizza anche in un repertorio assolutamente vario: dall’Inno d’Italia ai Coldplay, dal Va Pensiero di Verdi agli Abba e ai Queen. Un messaggio di speranza per Venezia, valido soprattutto in questo momento, cantato con energia e intensità da coloro che, attraverso la loro arte rappresentano il futuro della città.

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