La Voce della Città Metropolitana

Gianfranco Bettin: libro bruciato e imbrattato con simboli nazisti

All'interno del testo c'erano anche insulti ai cittadini di Marghera. Noi lo abbiamo ospitato per puntare il dito su un altro pericolo quello dell'usura.

E’ un sociologo, oltre che il presidente della municipalità di Marghera ed è stato spesso minacciato per la la sua lotta ai racket della droga e del’usura. Stamane Gianfranco Bettin ha denunciato l’ennesima intimidazione.

“Cracking”, l’ultimo libro di Gianfranco Bettin è stato trovato al piano terra del municipio di Marghera, sul ripiano interno di una finestra lasciata parzialmente aperta, semi bruciato con svastiche naziste, minacce e ingiurie nei confronti del sociologo veneziano.

Il libro di Gianfranco Bettin

Il libro è in romanzo, «una storia d’amore e di lotta, sullo sfondo della crisi di questi anni, i cui protagonisti sono uomini e donne che animano la vita della comunità, con il lavoro, la musica, lo sport, le buone relazioni sociali opposte al crimine e al degrado – ha detto Bettin -. Non so ancora bene come valutare questo gesto. Bruciare un libro è di sicuro un gesto nazista (anche se è tipico degli intolleranti di ogni fazione, qui però con tanto di simbologia). Colpisce, insieme alle svastiche, soprattutto l’odio verso una città e una realtà che hanno duramente pagato un tributo allo sviluppo industriale e alle sue conseguenze sociali e ambientali».

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