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Scuola, precari contro il governo: parlano gli insegnanti

Le richieste di docenti e sindacalisti, che si sono incontrati stamattina a Mestre: ritorno a scuola in sicurezza, una didattica in presenza, più tutele per gli insegnanti e lotta al precariato.

Oggi è stata la giornata della protesta dei precari della scuola. Sopratutto nel Veneto dicono: “siamo noi a reggere la scuola”, eppure il governo li sostiene soltanto a parole. Oggi una rappresentanza di loro si è trovata in Piazza Ferretto a Mestre per un flash mob.

La scuola potrebbe riaprire in ottobre

«Condivido la protesta e lo sciopero in corso – ha detto il governatore del Veneto Luca Zaia – perché è giusto riaccendere i riflettori sulla scuola. Va riconosciuto il merito a dirigenti e insegnanti per aver messo in piedi la didattica a distanza in una situazione di totale emergenza e alle famiglie degli studenti per essersi adattati al cambiamento». GUARDA L’INTERVISTA A ZAIA

Lo sciopero

Oggi, 8 giugno, è in corso a livello nazionale uno sciopero dei lavoratori della scuola, che si dicono preoccupati per la ripresa delle lezioni in presenza «senza impegni che soddisfino il rispetto delle condizioni di sicurezza», a partire dal potenziamento degli organici che sarà probabilmente necessario: una delle ipotesi fatte dal comitato tecnico scientifico, infatti, è quella di garantire classi con un numero ridotto di alunni (quindi più classi e quindi più insegnanti).

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