Nell’intervista, Pier Paolo Baretta, sottosegretario Ministero Economia, parla della bocciatura al bilancio del porto e della situazione dell’INPS.
La bocciatura del bilancio del Porto
Sono 21 mila i lavoratori portuali, molti dei quali rischiano di non prendere l’integrazione al reddito, anche a causa del crollo del mercato nell’ambito del porto.
Le motivazioni
Viene sottolineata la necessità di fare chiarezza per quanto riguarda le motivazioni che hanno portato alla bocciatura. Le ragioni devono avere un solido fondamento, al di là delle posizioni politiche, afferma Baretta, altrimenti la bocciatura risulterebbe essere un errore. Il porto di Venezia infatti, ricopre importanza strategica per i mercati nel resto del mondo, oltre che per il centro ed Est Europa: per questo motivo deve essere tutelato e valorizzato. Tuttavia, secondo Baretta vi è la possibilità di avere una deroga per aiutare i lavoratori portuali, soprattutto dal momento che il bilancio è in attivo.
INPS
Nell’intervista viene anche affrontato l’argomento dei recenti problemi che ha dovuto affrontare l’INPS, i cui ritardi sarebbero dovuti all’eccessivo sovraccarico del sistema. Ritorna ad essere evidente quini, proprio a causa del coronavirus, l’esigenza di velocizzare i meccanismi burocratici.