Prima la presentazione e la benedizione dell’ortopedia e traumatologia con i suoi 18 nuovi posti letto, poi il taglio del nastro per la nuova sala gessi. Con l’inaugurazione degli ultimi due interventi strutturali, effettuata questa mattina alla presenza del direttore generale Carlo Bramezza, del sindaco Andrea Cereser, personale medico e sanitario, sindaci e consiglieri regionali, l’ospedale di San Donà d Piave è ora “centro trauma” nell’ambito della rete traumatologica veneta.
Ospedale di San Donà
“Sono interventi che premiano il grande lavoro svolto dal personale di questa unità operativa, infatti tutte le attività dell’ortopedia sono in costante aumento – ha spiegato il dg Bramezza – . A questo va aggiunto il fatto che grazie all’impegno ed allo sviluppo un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) specifico, l’ortopedia di San Donà si colloca come best performer regionale e tra i primi posti in Italia per i tempi d’attesa nel trattamento della frattura del femore. A dirlo è il Programma Nazionale Esiti, il quale conferma che il 98,3% dei casi di frattura d femore viene trattato, all’ospedale di San Donà, entro le 48 ore dall’evento. Non solo: l’80% dei casi di frattura del femore viene trattato nelle 24 ore”.
Reparto di ortopedia
I pazienti traumatizzati possono dunque contare su un reparto di ortopedia e traumatologia tutto nuovo già attivo da qualche settimana, e in particolare su 18 posti letto dedicati, di ultima generazione. L’ortopedia posta al terzo piano dell’ospedale è articolata in tre aree: una per le degenze con camere da uno e due posti letto e servizio igienico, guardiola e ambulatorio medico; un’area dedicata alle attività di supporto collegata alla degenza da un corridoio che può anche assolvere alle attività riabilitative; un’area composta da sala d’attesa e due ambulatori specialistici.
A fornire i dettagli dell’attività di ortopedia è stato il direttore della funzione ospedaliera, Maria Caterina De Marco: “Attività in crescita del 10% nell’ultimo quinquennio, su tutti i fronti. Nel 2019 sono stati raggiunti i 1770 interventi chirurgici, 350 ricoveri, 120 i pazienti operati di frattura al femore”.
Sala gessi
La nuova sala gessi è distribuita su 240 metri quadrati di superficie, è posta al piano terra nelle immediate vicinanze del pronto soccorso e della radiologia per permettere ai pazienti un accesso diretto sia nelle situazioni di emergenza che per le successive attività ambulatoriali, evitando la mescolanza con altre aree ospedaliere. E’ provvista di due ambulatori specialistici per le visite di controllo, un ambulatorio chirurgico per l’esecuzione dei gessi, un locale per l’accettazione, sala d’attesa, locali di supporto al personale medico, servizi igienici.
“Qui verranno gestite circa 60 prestazioni giornaliere – ha osservato il direttore ad interim dell’ortopedia, dottor Massimiliano Susanna – dei quali circa 40 prime visite o visite di controllo e circa 20 per consulenze di pronto soccorso con i picchi di massimo nel periodo estivo per effetto di importanti flussi di pazienti in arrivo dalle località balneari”. L’investimento per gli adeguamenti strutturali e l’acquisto di nuove attrezzature è stato di circa 550 mila euro. La nuova ortopedia ha portato anche un lavoro a molti giovani: per il suo funzionamento sono stati assunti 16 infermieri e 6 operatori sanitari.