Mercoledì 5 Agosto si è svolto il Congresso metropolitano dei Giovani Democratici di Venezia presso la sede del Partito Democratico metropolitano di Venezia (piazzale Bainsizza, Mestre), ed è stato eletto segretario metropolitano Massimo Iovine, classe 2000, residente a Santa Maria di Sala, studente di Economia Aziendale presso l’università Cà Foscari di Venezia e membro dell’Assemblea Nazionale del Partito Democratico.
Massimo Iovine
“I giovani – dichiara il neosegretario – devono assumere consapevolezza sul fatto che noi non bastiamo da soli, non bastiamo a noi stessi. Urge quindi impegnarci al massimo per costruire una rete con altri soggetti, che siano movimenti e/o associazioni, per permettere di avere una visione di insieme della realtà veneziana a 360 gradi, per permettere di far arrivare anche la voce del più lontano e del più sfortunato tra i giovani dentro la casa della giovanile democratica. Oltre a questo, c’è anche bisogno di una squadra forte e coesa, cosa che ho trovato dentro questa meravigliosa giovanile e nella segreteria metropolitana che ho deciso di nominare per affiancarmi nel lavoro che da oggi in poi saremo chiamati a fare”.
Ad affiancare Iovine nella segreteria ci saranno Endri Shtraza, lavoratore presso la Speedline di Santa Maria di Sala e studente, Sergio Biancotto, volontario di Libera e studente, Riccardo Amedeo, Mattia Costantini, entrambi candidati consiglieri presso la Municipalità di Mestre-Carpenedo con il Partito Democratico per Baretta sindaco, e Eleonora Secco, consigliere comunale a Fiesso D’artico per il centrosinistra.
Elezioni regionali e comunali
“Tra meno di due mesi – aggiunge Iovine -si svolgeranno le elezioni regionali in Veneto e quelle comunali a Venezia: il nostro totale appoggio va ad Arturo Lorenzoni ed ai candidati del PD in questa difficile sfida contro lo strapotere e l’inadeguatezza del “Doge” Zaia. In modo particolare daremo pieno sostegno a Pier Paolo Baretta, al Partito Democratico veneziano e alla coalizione che sostiene Baretta sindaco per impedire che le chiavi di Venezia vengano consegnate all’asse Brugnaro-Tomaello. La vittoria di Brugnaro rappresenterebbe non solo la continuità di una politica amministrativa volta all’asservimento agli interessi privati di pochi ed al cosiddetto “uomo solo al comando”, ma con la decisiva presenza della Lega rappresenterebbe anche un enorme passo indietro sul terreno della solidarietà, della coesione sociale e del rispetto dei diritti di tutte e di tutti, vista la matrice chiaramente sovranista del partito di Salvini.
Noi appoggiamo con forza il progetto di Pier Paolo, volto alla difesa dei beni comuni ed alla tutela dell’interesse generale, al ripristino dei servizi sociali fortemente indeboliti dall’amministrazione fucsia ed al ripristino di forme attive di partecipazione, a partire dal ripristino delle funzionalità delle Municipalità, umiliate senza alcun motivo da Brugnaro. Sono orgoglioso ed emozionato della fiducia che mi è stata data per guidare questa bellissima comunità, mi adopererò fin da subito per dimostrare che anche i giovani possono avere voce in capitolo nel dibattito pubblico veneziano, in maniera decisa ed incisiva.”