Si è conclusa a Venezia, nella giornata di venerdì 18 settembre, una complessa operazione “Adriatic Storm” in materia di tutela della risorsa ittica. Questa operazione ha visto impegnati oltre 20 militari e 5 motovedette appartenenti ai Comandi della Guardia Costiera del Veneto, nonché un elicottero del 3° Nucleo aereo della Guardia Costiera di Pescara, sotto il coordinamento del 9° Centro regionale di controllo area pesca del Reparto Operativo della Direzione Marittima di Venezia.
L’operazione “Adriatic Storm”
L’operazione “Adriatic Storm” ha avuto come obiettivi generali il contrasto alla pesca illegale e il controllo del commercio di prodotti ittici lungo l’intera filiera (commercio all’ingrosso, grande distribuzione organizzata e commercio al dettaglio), prestando particolare attenzione alla verifica degli stock oggetto di apposito piano pluriennale per lo sfruttamento delle specie sottoposte a specifico programma di controllo e ispezione – SCIP – di interesse nazionale – piccoli pelagici (alici e sardine), tonno rosso, pesce spada, tonno alalunga e anguilla europea.
In particolare, le sinergie tra l’elicottero e i mezzi navali hanno consentito l’individuazione di tre pescherecci intenti nella pesca a strascico in zone di mare vietate dalla normativa nazionale ed europea e comprese nell’attuale periodo all’interno delle 6 miglia dalla costa (circa 11 km dalla costa) mentre le ispezioni condotte a terra hanno rilevato la detenzione e il commercio di prodotti ittici di varie specie, tra cui consistente quantità di piccoli pelagici tipo sardine, sprovvisti di idonea etichettatura e/o delle informazioni minime di tracciabilità prescritte in ogni fase della commercializzazione, dalla cattura/raccolta alla fase di vendita al consumatore finale, nonché la conservazione ai fini della somministrazione al consumatore di partite di prodotto ittico scaduto.
– 10 ispezioni al commercio al dettaglio;
La Guardia Costiera proseguirà senza interruzione le proprie attività di vigilanza a tutela consumatore e delle risorse ittiche attraverso una costante presenza sul territorio con la verifica delle condizioni igienico sanitarie del prodotto ittico, la repressione di frodi in commercio, la presenza della documentazione comprovante la completa tracciabilità, il controllo della corretta etichettatura; sforzi finalizzati ad evitare che sulle tavole dei consumatori possano finire prodotti potenzialmente nocivi alla salute pubblica.