In studio ad Obiettivo Salute (trasmissione in onda il mercoledì alle 21.25), l’ospite Massimiliano Caporali che ci parla illustra i quattro principi del metodo Bates.
Metodo Bates: i quattro principi
« Il metodo Bates non si contrappone alla medicina ufficiale. Intanto potremmo dire che il signor Bates era un medico, chirurgo. I principi sono rilassamento, mobilità, attenzione visiva e uso della memoria visiva.
Penso che nessun medico abbia niente in contrario al fatto che ci esercitiamo a fare tutto questo. Non c’è nessuna manipolazione, l’operatore visivo non tocca le persone, non prescrive farmaci, non usa il bisturi. Non fa assolutamente niente che sia medico.
In moltissime discipline, come lo Yoga ci viene consigliato di decontrarci. La mobilità è richiesta dappertutto.
Il terzo principio è l’attenzione visiva. Anche se tutto funziona bene e il nostro sistema visivo è al massimo suo livello, se noi non abbiamo interesse o attenzione per un soggetto che guardiamo, non lo possiamo guardare bene.
Ultimo principio del metodo Bates è la memoria visiva.»
Il termine “riconoscere”
Noi operatori visivi non siamo oculisti, se c’è un problema nell’occhio è giusto che la persona vada dall’oculista. Noi cerchiamo di capire quali sono le relazioni tra le varie parti del sistema visivo. C’è un occhio, c’è un nervo, c’è una corteccia visiva che elabora e c’è una memoria visiva.
Quando noi vediamo qualcosa, ci viene da dire che la riconosciamo. Ma cosa intendiamo con la parola, “riconoscere”.
La prima volta che noi guardiamo qualcosa, la mettiamo in memoria. E quando la riguardiamo in diverse forme, noi arricchiamo la nostra memoria visiva.
Quando rivedremo questo soggetto, noi lo riconosceremo. Lo stimolo visivo che viene percepito dalla retina verrà poi elaborato dalla corteccia visiva. Ma questa elaborazione si avvale della memoria visiva.
I quattro principi sono correlati. Ritorniamo all’attenzione visiva. È importante perché quando io faccio attenzione a un soggetto, ne vedo i particolari. Con i particolari arricchisco ancora di più la memoria visiva.
Quindi maggiore facilità nel riconoscere. Il riconoscimento avviene attraverso dei processi che ci permettono di andare in quella aria di memoria per andare a effettuare il riconoscimento.