La dott.ssa Francesca Marcon illustra, ad Obiettivo Salute, i grafici che rappresentano la perdita di minerali nei vari suoli e di conseguenza la perdita delle vitamine negli alimenti.
La perdita di minerali nel suolo
Le parole della dott.ssa Francesca Marcon
“Questa immagine rappresenta la perdita di minerali. Spiega come i vari terreni dei diversi continenti hanno subito una deplezione del contenuto di minerali nel suolo.
Stati Uniti/Canada – 85%; America Meridionale -76%; Asia -76%; Australia -55%. In Europa è del 72% la perdita di minerali. Di Conseguenza, questo, va a spiegare la carenza dei minerali all’interno del cibo che poi noi introduciamo nel nostro organismo. Sono dati molto allarmanti. Dati troppo alti.”
Intervento di Loris Zoppelletto, nutrizionista e fondatore di Meetab
“Prima in Stati Uniti/Canada c’era 100% e poi 15%. Ha perso 85%, è sei volte meno.” Poi aggiunge una battuta per far capire come è cambiata la qualità del cibo oggi: «La imbutitura delle sedie è più nutriente di quello che mangiamo.»
Le parole della dott.ssa Francesca Marcon
“Il secondo grafico, rappresenta la perdita di vitamine negli alimenti. Il confronto parte dagli alimenti degli anni 50′ fino al 2000.
Le varie colonne sono la deplezione, quindi la carenza delle varie vitamine. Tipo la riboforina, cioè la vitamina B2, rappresenta la colonna più alta. In certi raccolti è più carente del 38 % come dato.
Poi c’è la vitamina C 20% di meno, la vitamina A 18%, e i minerali come il ferro 15%, il calcio 16% ed ecc.
Sono tutti elementi che nell’alimentazione sono in quantità minore. Non dobbiamo stupirci se mangiamo dei cibi che non nutrono il nostro organismo e poi ci ammaliamo.
Un esempio di nutrizione sbagliata: la spremuta d’arancia. Consiglio l’arancia intera. Perché nella buccia ci sono gli oli essenziali. Quando faccio la spremuta, metto più di un frutto e di conseguenza vado a scindere quelli che sono gli zuccheri della frutta dalla fibra. Fondamentalmente si beve zucchero, di vitamina C ce ne veramente poca.”
