Nella trasmissione Obiettivo Salute, Sarah Tommasi ci spiega il piano socio sanitario della regione Veneto e i servizi che possiede.
Il piano socio-sanitario
“Abbiamo un piano socio-sanitario regionale che dedica un intero capitolo all’aspetto della cronicità. Vengono individuate la varie patologie che possono colpire gli anziani. Esse sono: l’apparato cardiocircolatorio, quindi scompenso cardiaco, l’apparato respiratorio, i tumori e via dicendo. Il 42,3% della popolazione ha almeno tre di queste patologie.
In Veneto adotta un sistema di classificazione, detto ACG. Vengono stratificate le persone in base, non solo alla patologia che possiedono, ma anche al carico esistenziale che la patologia in questione crea. Di conseguenza viene orientata la spesa sanitaria.
Luoghi di cura
Il piano socio-sanitario individua in modo chiaro i vari luoghi di cura. Ci sono le strutture ospedaliere dedite a curare le acuzie, le quali sono l’infarto, la crisi respiratoria o un attacco ischemico acuto.
Poi ci sono le strutture intermedie, definite come strutture ponte tra ospedale e territorio. Accolgono sia pazienti da reparti ospedalieri che dal territorio.
Ad esempio qui troviamo l’ospedale di comunità, le URT (Unità Riabilitativa Territoriale) o gli Ospis che è una struttura di ricovero e di assistenza per malati terminali.
Le strutture socio-sanitarie, invece, che possono essere residenziali o semi-residenziali. Lo sono le case di riposo, RSA (residenza sanitaria assistenziale), centri servizio.
L’elemento più importante del piano sanitario è che sia prevista una sorta di rete tra questi luoghi di cura. È un’integrazione che permette di non frammentare le cure.
Perciò l’assistito è seguito sempre, che sia all’ospedale o al domicilio e viene messo al centro di questa rete di servizi.”