Sentiamo l’intervento di Paolo Snidero, uomo sconosciuto al grande pubblico, ma di grande importanza per la rappresentanza del panorama economico-sociale Italiano a Bruxelles.
Le parole e i progetti di Paolo Snidero
Snidero rappresenta un vero e proprio pioniere per quanto riguarda la pianificazione e progettazione di piani di finanziamento UE alle regioni Italiane. Un lavoro di rappresentanza a tempo pieno questo, che porta a fare la spola tra la marca trevigiana e Bruxelles fin dagli anni 90′, quando, assieme a Zaia, Snidero entrò nell’ambito del parlamento come consulente della commissione Europea, per poi andare alla presidenza del consiglio dei ministri al gabinetto Buttiglione nei 2000′. Una carriera tanto densa e variegata quanto impressionante quella di Snidero, che ha inaugurato un metodo di progettistica adatto alle richieste di finanziamento per l’Unione Europea.
“Mi occupo in particolare del project design” dice Snidero. Un campo che dà occhio non all’angolo urbanistico o architettonico ma della progettazione economico-finanziaria contestualizzato nel sociale.
In questo momento di necessità per l’apparato industriale Italiano Snidero si occupa di progetti sostenuti da finanza straordinaria e di tipo strutturale, sia sul territorio che all’estero.
“Nonostante il Covid, il 2020 si sta rivelando un anno di finanza d’impatto, il Covid ha accelerato un processo che inquadra gli investimenti in un nuovo paradigma non solo in termini di profitto, ma di impatto socio-ambientale”
“Il recovery fund mette in campi fondi di finanza straordinaria, e la UE richiede una progettistica non solo finanziaria ma che guardi a 360 gradi, a impatto socio-ambientale.
Il progetto di rigenerazione urbana a San Donà di Piave
Il progetto di interesse in patria a cui Snidero si sta dedicando è di tipo infrastrutturale di grande rilievo per una così piccola sede.
“E’ un progetto molto interessante” afferma Snidero “un progetto di mobilità urbana e ristorazione di un’area degradata”
Il progetto coinvolge l’area di Porta Nord di San Donà, facilmente raggiungibile dai mezzi, in cui verranno spostate le stazioni dei mezzi, riqualificando la zona.
“Il tema del progetto sono sana alimentazione e nuove tecnologie, punti chiave del Recovery Fund” spiega Snidero nel chiarire il suo contributo a livello progettistico. “All’interno si svilupperanno attività didattiche e laboratori che lavoreranno sul packaging e sulla longevità della shelf life”
Il progetto è potenzialmente pronto a partire, a seguire al bando di appalto, poiché il progetto, a quanto dichiara Snidero, ha avuto un grande successo sul tavolo del comitato delle regioni a Bruxelles, tanto da essere presentato alla EU region week.
“I capitali per l’investimento d’impatto devono arrivare dai grandi fondi comunitari” dice Snidero “ma servirà anche l’investimento privato”