Le terapie intensive nel Veneto hanno accolto altri 4 pazienti e ora ci sono 174 posti occupati. Nella notte il covid ha stroncato la vita ad altre 13 persone.
Covid
La pandemia morde e Luca Zaia nella diretta di oggi ha annunciato che siamo nella fase di massima tensione negli ospedali, ossia la fase 4, che non prevede restrizioni sociali bensì per il momento ospedaliere e non centra con le fasce gialla, arancione e rossa del governo la cui definizione sta scatenando una rivolta in tutto il paese.
Le fasce
Si passa di fascia, ha chiarito il governatore cioè dalla gialla all’arancione, solo se abbassiamo la guardia. Sul fronte ospedaliero pensiamo di farcela a restare in fascia gialla. Il resto dipende dai comportamenti dei cittadini, purtroppo c’è ancora gente che va in giro senza mascherina.
Il picco
Il picco secondo le previsioni ci sarà tra 10 giorni con 2000 ricoveri. Intanto continua il pressing della regione sui medici di base, sui veterinari e sui pediatri affinché effettuino i tamponi. Potrebbero essere la chiave di volta per alleggerire la pressione negli ospedali, ma i veterinari in queste ore si sono sfilati affidando un messaggio al loro segretario regionale del Sivemp Maria Chiara Bovo.
I tamponi
L’esecuzione dei tamponi sarebbe ha detto un abuso di professione infermieristica o medica. Intanto il servizio sul territorio è nelle mani degli Usca i neodottori che lavorano anche 14 ore al giorno, gli unici che si recano nelle case dei positivi per effettuare il tampone, ma finiscono per offrire conforto e assistenza sociale e psicologica, compito che dovrebbe essere invece dei medici di base.
