Covid: il Veneto con il fiato sospeso per il possibile passaggio a zona arancione. Intanto continuano ad arrivare manifestazioni di solidarietà al presidente Veneto Luca Zaia per le minacce via mail, ma anche via social, che gli sono arrivate.
Le indagini
In particolare sono in corso indagini su una mail: “Sei un asino, vorrei spararti in bocca”. Zaia ha raccolto la solidarietà degli altri governatori e del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro: “Avanza ancora una cultura pericolosa, quella che per cui bisogna annullare gli avversari”.
Contagi Covid
Dieci i decessi in più. Solo una parte dei contagiati (il 4 o 5%, in Veneto) necessita di cure ospedaliere, ma il dato continua a salire e impone un cambio di organizzazione nelle attività ospedaliere ordinarie, comprese quelle degli ambulatori e delle terapie intensive.
In Veneto si va verso la fascia 4, quindi siamo nella fase di massima tensione degli ospedali. Per la metà di novembre dovremmo raggiungere i 250-300 ricoveri nelle terapie intensive, ha detto Zaia.
La crescita di ricoveri continua ad esserci, non è esponenziale, ma è costante sia in area non critica, sia nelle terapie intensive.
La pressione a livello ospedaliero c’è ormai da alcune settimane, e dopo l’arrivo dell’Esercito nel territorio, ora saranno allestite anche tende riscaldate all’esterno di pressoché tutti gli ospedali, presidiate dalla protezione civile, che saranno attivate in caso di emergenza.
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