Giovanni Pellegrini, regista Veneziano, raccoglie le immagini della devastazione in un documentario sulla storica acqua granda del 2019, battezzato “La città delle sirene”. Il regista lo definisce un “reportage personale” degli eventi cominciati la notte del 12 novembre, ovvero la peggiore acqua alta della storia di Venezia.
“La città delle sirene” un documentario Veneziano
Ben 187 centimetri, è questa la magnitudine del disastro che “La città delle sirene” si è prefisso di raccontare. Questo progetto è nato dall’esperienza personale di Pellegrini, che quella notte combatteva le intemperie assieme al resto della cittadinanza.
“Trovata la mia casa invasa dall’acqua ho sentito la necessità di documentare questa situazione di disastro collettivo” racconta il regista. “Porto gli spettatori nei miei luoghi più cari per mostrare cosa significa fronteggiare questo fenomeno”. Da questo desiderio parte una settimana di riprese di devastazione, intervallate dalle sirene d’emergenza che hanno ispirato il suggestivo titolo dell’opera.
“E’ un documentario di un Veneziano fatto per chi non ha vissuto questa, qui così comune, tragedia sulla propria pelle” dice Pellegrini sull’intento dietro alla realizzazione dell’opera. Approfittando del lockdown Pellegrini ha raccolto le 20 ore di girato e ne ha estratto l’ora di durata di “La città delle sirene”, nella speranza di comunicare il dolore del popolo Veneziano.