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Plasma iperimmune funziona nella cura del Covid. Appello di donatori

Procede intanto spedita l'attività di raccolta del plasma per curare i pazienti Covid con gli anticorpi di chi è guarito. Nel Veneto Orientale è stata chiesta la collaborazione dell'Avis provinciale

Ulss4 e Avis provinciale di Venezia uniscono le forze per cercare di incrementare la raccolta di plasma iperimmune utilizzato nella cura al Covid-19. Il bacino di popolazione interessato a questa novità è costituito da circa 24 mila donatori Avis nel territorio della Città Metropolitana di Venezia.

Plasma iperimmune

Presso la sede centrale dell’Ulss 4, è stato presentato il nuovo sodalizio tra Azienda sanitaria e Avis.  “Come sapete la Regione Veneto ha attivato una banca del plasma per raccogliere questa preziosa risorsa; le donazioni arrivano ma non sono sufficienti a soddisfare tutte le richieste – ha spiegato il direttore generale Carlo Bramezza -. Abbiamo allora pensato di chiedere la collaborazione dell’Avis provinciale di Venezia che può contare su un ampio numero di associati. La collaborazione tra Avis e il centro trasfusionale dell’Ulss 4 valorizzerà ulteriormente un territorio che da anni dimostra grande generosità; mi aspetto ora che tanti avisini compatibili si facciano avanti e possano aiutarci a salvare vite”.

Chi intende donare il plasma iperimmune può contattare i centri trasfusionali dell’Ulss 4, presso gli ospedali di San Donà e Portogruaro, dove riceverà i dettagli

L’importanza vitale del trattamento

“Il plasma iperimmune è una risorsa importante per la cura del Covid-19 – ha argomentato il direttore del servizio trasfusionale dell’Ulss 4, Raffaella Berti – . Attualmente si utilizza per terapie in fase di studio ma abbiamo già evidenti riscontri positivi nell’impiego dello stesso nella risoluzione della patologia”. “Allo stato attuale vi è una carenza di plasma – ha poi continuato la dottoressa Berti – a questo va aggiunto che i donatori sono selezionati perché devono rispondere a precisi requisiti, come ad esempio essere stati contagiati, sintomatici, e ad una serie di requisiti standard per le donazioni come età e peso, pertanto circa il 25 % dei contagiati può effettuare la donazione”.

Il servizio trasfusionale dell’Ulss 4 questa settimana ha avviato la valutazione di idoneità per 20 donatori  ai quali, la prossima settimana, si aggiungerà l’avvio della valutazione d’idoneità per altri 15 donatori.

L’alleanza con Avis in questo contesto potrà essere vincente in quanto, come sottolineato dal direttore del centro trasfusionale; “i donatori Avis sono già idonei, hanno già subito valutazione, conoscono il processo della donazione e sono predisposti a svolgerla con spirito altruistico”.

Dall’Avis Provinciale di Venezia pieno appoggio all’iniziativa: “Siamo contenti di essere coinvolti dalla direzione dell’Ulss4 in questo progetto – ha dichiarato il presidente provinciale Tito Livio Peressutti – . Attraverso la collaborazione di tutte le comunali Avis del territorio faremo quanto possibile per aiutare l’azienda sanitaria a reperire quanto più plasma iperimmune possibile. Il coinvolgimento diretto dell’associazione è dei donatori che hanno superato la malattia permette di usufruire di persone abili e preparate alla donazione, un elemento prezioso per aiutare gli ammalati. Questa è la nostra missione e a maggior ragione, in questo momento difficile per tutti, Avis Provinciale e i donatori del territorio sono in prima linea a sostenere le necessità dell’azienda sanitaria Ulss 4 e i bisogni degli ammalati”.

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