Shazam, l’app che identifica una canzone con un semplice ascolto, ha appena raggiunto i 200 milioni di utenti mensili nel mondo. Un traguardo che conferma quanto sia diventata parte integrante dell’ecosistema digitale della musica, del resto il suo nome si è trasformato in un verbo (“to shazam”, in inglese), come era successo con Google, e ormai fa parte del lavoro quotidiano di artisti e produttori : per alcuni, come Marshmello, si tratta di uno strumento indispensabile, mentre Pharrell Williams l’ha definita: «Un regalo, un dono che cambia le regole del gioco».
“Dance monkey” di Tones And I è la numero 1 su Shazam
E Shazam ha appena diffuso la classifica dei cento brani più richiesti dagli utenti, che è guidata da “Dance monkey” di Tones And I: dalla pubblicazione, avvenuta nel maggio del 2019, la canzone (che molti hanno cercato digitando: «Muffami, muffami, muffami») è stata sottoposta al software oltre 36 milioni di volte. «Prima di “Dance monkey” non avevo praticamente un seguito», ha spiegato Toni Watson – nome all’anagrafe dell’artista – a Variety, commentando il record: «Grazie a Shazam ho avuto la possibilità di raggiungere un grande numero di persone allargando la mia fan base». Seconda posizione per il remix di “Prayer in C” di Lilly Wood firmato da Robin Schulz, davanti a “Let her go” del cantautore britannico Passenger, inclusa in un album del 2012.
Però Ed Sheeran ha ben tre dei suoi brani nella Top 20
Ed Sheeran (ben tre pezzi) e Macklemore & Ryan Lewis (due) sono gli unici a vantare più di un titolo nell’elenco dei venti brani più ricercati, tutti pubblicati negli ultimi dieci anni.
Questa la Top 10:
“Dance monkey” di Tones And I
“Prayer in C (Remix)” di Lilly Wood and The Prick & Robin Schulz
“Let her go” di Passenger
“Wake me up” di Avicii
“Lean on” di Major Lazer feat. MØ & DJ Snake
“Thinking out loud” di Ed Sheeran
“Cheap thrills” di Sia
“Somebody that I used to know” di Gotye feat. Kimora
“This girl” di Kungs & Cookin’ On 3 Burners
“Take me to church” di Hozier