E’ partito l’assessorato del commercio nella scorsa tornata elettorale amministrativa è stato difficile, subendo cambiamenti. Ora finalmente c’è una figura stabile, con Sebastiano Costalonga che può in qualche modo dare una svolta ad un settore che si trovava ad essere in una situazione difficile già prima della pandemia, e ora si trova a vivere momento drammatico.
Sebastiano Costalonga
Sebastiano Costalonga ribadisce l’importanza di questo assessorato, necessario sia per il commercio che per le attività produttive. Sono ora i due campi di sua competenza e soprattutto in questa fase di emergenza, si ha la necessità di dare risposte alle attività produttive.
Trovandosi in prima linea, l’assessorato fa riferimento ai cittadini da una parte, e, dall’altra, alle istituzioni come: il Parlamento italiano ed europeo, la Regione Veneto. Sono di sentinella per portare avanti le istanza che arrivano. Sebastiano Costalonga ha attivato un piano permanente con le associazioni di categoria; riunendo tutti i protagonisti dell’ambito produttivo, si vuole creare un luogo di confronto di idee di rilancio.
La prima richiesta dei commercianti è l’intervento per far in modo che le nostre attività possano attrarre il più possibile il turismo non solo di prossimità. L’obbiettivo è cercare di dare un’alta qualità al servizio del centro storico di Venezia. Le associazioni di categoria stanno ragionando su una prassi per migliorare il commercio, l’arte, l’artigianato, e poter far arrivare l’attrazione per la città, il più distante possibile. C’è la necessità di un turismo cosciente dell’importanza dell’acquisto di un pezzo della città.
I piani di rilancio per il futuro
La situazione emergenziale non permette di fare dei piani sicuri per il futuro. Si aspetta di avere più sicurezze, su che cosa accadrà in futuro con il nuovo Dpcm. E’ una situazione complessa e difficilmente gestibile, poiché si vuole attrarre turismo, ma allo stesso tempo evitare il più possibile gli assembramenti. Sebastiano Costalonga fa presente che l’emergenza sanitaria e quella economica corrono parallelamente.
Le attività commerciali hanno lavorato finora per adattarsi e mettersi in sicurezza, dunque è inutile obbligarle a chiudere, anzi è d’obbligo permettere l’apertura. C’è la possibilità che, rispettando le regole, si possa accogliere il turista.
Le luminarie, che sono molte di più rispetto agli anni passati, sembrerebbero un controsenso. Il messaggio che si vuole dare con queste è della speranza della città di Venezia, che è attiva e pronta ad accogliere in sicurezza il turismo.
Si vuole lanciare qualcosa di diverso di Venezia, c’è, infatti, la consapevolezza che non può essere esclusivamente a base turistica, poiché la maggior parte delle attività si legano a questa. Ci sono vari ambiti da attivare per trovare un nuovo punto di forza per la città, come ad esempio l’ambito della cantieristica. Questo ramo dell’economia sta morendo e necessita di nuovi provvedimenti.
Si deve trovare un modo per mantenere alto il marchio, se non lo si fa si rischia tra dieci anni di non riuscire a tenere il livello della qualità attuale. L’obbiettivo è trovare dei progetti nuovi da lanciare in futuro per la ripresa.
Dev’esserci una sinergia tra digitale e produzione anche artigianale, per fare in modo che i prodotti locali possano uscire dalla ristrettezza regionale, anche grazie ad un afflusso esterno. Un’impresa difficile che si può affrontare chiamando capitale e investimenti per il lancio di un brand aziendale a Venezia, che è a tutti gli effetti una cassa di risonanza mondiale, come una sorta di fiera a cielo aperto.
Natale
Per le festività a Mestre si sono attivate varie iniziative per supportare questo periodo, questo grazie all’assessorato specifico di Paola Mar. Si continuerà per tutto il periodo a dare la possibilità di organizzazione, con la speranza che il tutto vada in porto. C’è la possibilità della presenza di persone nelle bellissime piazze venete nel rispetto delle normative.
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