Broca: si tratta di una parola con svariate sfumature di significato, dal latino ‘broccus’ fino all’800 con la poesia pascoliana. GUARDA TUTTI I VIDEO SUL DIALETTO DI MARGHERITA BEATO
Broca
Ha origine dalla parola latina broccus, utilizzata per indicare qualcuno con i denti sporgenti, caratteristica dei cavalli. Per questo il significato si è spostato ad indicare più genericamente il ronzino, animale malandato , o buon a nulla. Quest’ultimo significato si è trasferito al dialetto italiano brocco, per indicare qualcuno stupido o lento a capire.
La broca, in italiano divenuta brocca, è un vaso dotato di manico e beccuccio, per contenere o per miscelare liquidi.
Il significato
Un ulteriore significato è quello di bolletta, un chiodo corto dalla capocchia larga e arrotondata. Questo veniva utilizzato dal popolo per rinforzare la suola di legno degli zoccoli; in alternativa si applicavano dei puntali di ferro o della gomma di copertoni. E’ per questo motivo che si dice “bater e broche” ovvero battere i piedi per terra per scaldarsi. Sempre nello stesso campo semantico la parola si usa per indicare i chiodi di garofano, ovvero “broche de garofeo”.
Infine la parola si utilizza a Venezia come sinonimo per indicare l’organo genitale maschile. Spesso, infatti, si ritrova in espressioni triviali e volgari per mandare a quel paese qualcuno, chi vuol intendere, intenda.
Anche il grande poeta di fine Ottocento, Giovanni Pascoli, ha utilizzato per la poesia Oh Valentino, il vocabolo brocche, con l’accezione di germogli:
Oh! Valentino vestito di nuovo,
come le brocche dei biancospini!