Luca Zaia fa il punto sull’attuale situazione pandemica nella regione, sulle restrizioni per i cittadini e sui ristori. Il governo deve supportare le imprese locali altrimenti chiuderanno i battenti.
Il bollettino di oggi in Veneto
Il bollettino di oggi ci infonde speranza. Nonostante siano 1884 i casi registrati oggi, la pressione ospedaliera è in diminuzione. I ricoveri in area non critica scendono di 40 e in terapia intensiva scendono di 31. In tutto i ricoverati sono 3348. Per quanto riguarda i vaccini, ne sono stati somministrati 81898 dosi. Si stanno già avviando i richiami per le persone che si sono sottoposte alla prima dose.
Le dichiarazioni di Luca Zaia
“Io penso che sia fondamentale continuare a dire cittadini di non abbassare la guardia. É vero che sono 13 giorni di calo ma è altrettanto vero che la situazione può invertire la tendenza in qualsiasi istante. Io non sono scandalizzato delle proteste che fanno, guardo con attenzione quello che sta accadendo, mi metto nei panni di tanti operatori.
Non sono solo bar e ristoranti, penso anche alle palestre ad esempio, penso anche ai tanti negozi che vivono di mobilità. Un negozio se hai i confini chiusi lavorerà molto di meno rispetto a un negozio che non ha i confini chiusi”. Le parole di Luca Zaia.
Fondamentale dare sostegno ai ristoratori
“Tutte queste proteste nascono da un fatto, se i ristori fossero reali penso che nessuno penserebbe di riaprire. Io spero che si risolva velocemente questa partita dei ristori. Il governo ci ha garantito in più occasioni di poter fare in tempo reale, assieme al dpcm, un decreto ristori chiedendo la votazione allo scostamento.
Il Parlamento non ha riserve nel votare lo spostamento. Fondamentale è dare i soldi a questi operatori. Questi chiedono semplicemente di poter tenere in vita le loro aziende, di poter avere i soldi per un pezzo di pane, pagare i loro lavoratori e pensare di ripartire. Molte di queste aziende non apriranno più”. Conclude il presidente della regione Luca Zaia.