Aumenti fino al 16% delle cremazioni a Marghera e cresciuti anche i sequestri di armi nelle famiglie del 20%. Due notizie solo apparentemente slegate che danno la misura dei lutti e delle tensioni cresciute nelle famiglie in questi mesi e non sta andando meglio. Nel Veneto il virus ha allentato la stretta, ma nel resto d’Italia si sta assistendo ad un peggioramento. Parla il governatore del Veneto Luca Zaia.
I dati nel Veneto stanno migliorando
Nel corso degli ultimi 7 giorni, infatti, si è assistito ad un peggioramento della situazione epidemiologica: sono aumentati Rt, incidenza dei positivi, occupazione delle terapie intensive e anche i focolai. Non nel Veneto, dopo la morsa del virus si sta allentando, stanno diminuendo le terapie intensive e le chiamate di intervento degli Usca.
I dati del paese
Mediamente in tutto il paese, dal 15 al 28 dicembre 2020, l’indice Rt è cresciuto dopo quattro settimane di decrescita, superando quota 1. “Lo stato di emergenza durerà fino al 30 aprile”, ha spiegato il ministro oggi alla camera. Significa zona arancione per le regioni a rischio, ossia divieto di spostamento tra regioni, limite di due ospiti per visita nelle abitazioni.
L’allarme potrà essere tolto soltanto dai vaccini. Speranza ha sottolineato come nel primo trimestre del 2021 è attesa l’autorizzazione del vaccino Johnson & Johnson, mentre i risultati del vaccino italiano ReiThera sarebbero molto incoraggianti.
Luca Zaia ha fatto il punto sull’arrivo dei vaccini in queste ore. “Se arrivassero le scorte entro giugno si riuscirebbe a vaccinare tutti”, ha detto Zaia. Ma il ritmo di arrivi è molto più lento.
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