Il blocco improvviso e precauzionale delle dosi AstraZeneca ha tagliato le gambe alla vaccinazione in Veneto.
Non ha utilizzato mezzi termini Luciano Flor, direttore generale della Sanità veneta, nel commentare il presente e futuro prossimo della campagna vaccinale regionale.
Vaccino Astrazeneca
Il siero anglo-svedese, sospeso in attesa del responso di Ema (Agenzia europea per i medicinali) per accertamenti, è quello che dovrebbe ricoprire oltre il 50% del totale delle somministrazioni. Nel dettaglio, come ha precisato Riccardi, per quel che riguarda il lotto in questione, le giacenze di AstraZeneca “bloccate” in regione ammontano in tutto a 2.980 dosi. La quantità complessiva di dosi del lotto posto sotto sequestro consegnate originariamente alla regione corrisponde a 10.100: lotto n. 5811 di AstraZeneca messo in atto dalla Procura di Biella.
Le parole di Zaia
“Giusto bloccare se ci sono dubbi, ma servono risposte rapide”
Il governatore, nel corso del punto stampa di oggi, ha spiegato che lo stop prudenziale ferma di fatto la campagna. Essa proseguirà con Pfizer e Moderna (finché ce ne sarà disponibilità), sperando nel via libera dell’Ema.
Le dichiarazioni del dottor Flor
“Finora abbiamo ricevuto 710.000 vaccini (tra AstraZeneca e Pfizer), e somministrate 543.491 dosi. Abbiamo in giacenza più di 125.00 dosi AstraZeneca. Ad oggi queste ultime sono sospese, in quanto non possiamo procedere nella somministrazione. AstraZeneca era la maggior parte della quantità di vaccini che possediamo. Non potendo quindi proseguire con la campagna il numero di vaccinati è destinato a rimanere stabile fino a nuovo ordine.”
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