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Vaccini: la situazione non migliora, le ULSS modificano i piani

Le Ulss cambiano le regole per chiamare chi può avere il vaccino. E il piano vaccinale che già arrancava rispetto ad altre regioni non migliora. Il Veneto rimane al sesto posto

Con lo stop di AstraZeneca il piano vaccinale ha subito un duro colpo. In Veneto sfuma il programma per iniettare 6mila dosi al giorno nel territorio dell’ULSS3. Inoltre ogni giorno avanzano dosi scongelate di vaccini Pfizer e Moderna, che senza persone a cui somministrarli vengono gettati in quanto inutilizzabili dopo poche ore.

Vaccini

Le ULSS cercano di ovviare al problema creando gruppi di riserva, chiedendo la collaborazione ai comuni che dovrebbero fornire una lista di nomi di persone disponibili per esaurire le dosi avanzate. Queste finora sono state somministrate ai volontari impegnati nelle associazioni che forniscono servizio negli ospedali. Tuttavia, essendo già stati tutti vaccinati, ora si cercano gli individui più fragili, in modo da salvaguardarli.

Verso fine marzo arriveranno nuove dosi di Pfizer (12.000) e Moderna (3200). Si attende l’ok alle somministrazioni di AstraZeneca, se l’esito sarà positivo riprenderà il piano delle seimila dosi al giorno.

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