Andiamo in polesine, a Loreo, dove il duomo è tornato alle sue funzioni parrocchiali dopo i lavori ristrutturazione, messa a norma e sanificazione. La chiesa arcipretale di Santa Maria Assunta, questa la dicitura ufficiale, risale alla seconda metà del 1600, la facciata è di Baldassare Longhena e al suo interno custodisce un prezioso organo Callido del 1787
“Il duomo è il punto di riferimento più importante della nostra comunità e oggi più che mai i loredani ne sono fieri” commenta il sindaco Moreno Gasparini. “È un duomo importante, con centinaia di anni di storia. Questo restauro ha dato lustro non solo alla parte estetica ma anche alla nostra sensibilità verso la religione e la comunità.”
“È un orgoglio da sindaco ma soprattutto da cittadino perché la comunità, oggi più che mai, deve sentirsi unita intorno a questo monumento che rappresenta tutta la comunità di Loreo. Sono orgoglioso e ringrazio tutte le parti che hanno collaborato e contribuito a realizzare questo importante intervento”.
Le dichiarazioni dell’arciprete Don Angelo Vianello
“A prevalere è stata la gratitudine” sottolinea l’arciprete. “È stata una giornata di festa, nonostante la pandemia. Oggi vediamo la gioia di poter rientrare dopo il restauro dell’impianto di illuminazione, di riscaldamento, della dipintura e del pavimento e celebriamo con il vescovo il ritorno nel duomo. C’è un grande sentimento di gratitudine nei confronti di tutti coloro che ci hanno lavorato e verso la comunità, che è sempre attenta ai bisogni della parrocchia. Oggi dopo sei mesi esatti di lavoro riprendiamo a celebrare nel nostro duomo”.
Duomo di Loreo
L’emozione di tornare a vivere uno spazio monumentale così prezioso, dalla facciata barocca di Baldassarre Longhena ai dipinti di Scuola Veneta, è stata espressa in musica dal coro diretto da Francesco Bergo e dall’organo suonato da Raffaele Magosso.