Test rapidi da fare nelle 48 ore precedenti all’evento e prima di entrare, mascherine FFP2 obbligatorie, ma senza obbligo di distanza. Erano alcune delle regole da seguire per le 5000 persone che si sono riunite al Palau Sain Jordi di Barcellona per assistere al concerto dei Love of Lesbian.
Il concerto esperimento della Spagna
Un concerto che sta facendo parlare perché segna un altro passo verso la possibilità di potersi esibire di nuovo da vivo. E’ da ormai un ano infatti che le norme anti covid ci vietano assembramenti di alcun tipo. Mentre in Italia recriminavamo per l’ennesima promessa mancata da parte delle Istituzioni, sabato sera è andato in scena un concerto. Abbiamo visto immagini che da troppo tempo mancavano: una massa di persone accalcata sotto ad un palco.
Quello di Barcellona è stato un test pilota delle autorità sanitarie spagnole per capire quali siano realmente le possibilità per tentare di far ripartire questo settore. Ovviamente il concerto era sconsigliato alle persone più “fragili”. Coloro che hanno acquistato il biglietto si sono sottoposti ad un tampone rapido e, se risultati negativi, avrebbero ricevuto la convalida. Lo spettacolo è andato sold out, con circa cinque mila persone che hanno pagato tra i 23 e i 28 euro.
Lo screening
Il concerto, che è una versione estesa di qualcosa che era stato già sperimentato lo scorso dicembre con 500 persone, è stato sostenuto anche dalla Fight Aids and Infectious Diseases Foundation di Barcellona. L’organizzazione dell’evento precedente era riuscita attraverso il pre screening, i test e le mascherine a prevenire la diffusione del virus.
Gli spettatori hanno dato il permesso alle autorità sanitarie di comunicare al team di Rovello se dovessero ammalarsi di coronavirus nelle settimane successive al concerto. In questo modo si riesce a fare un confronto tra il tasso di infezione degli spettatori e quello della popolazione generale.
In Italia
Nelle prossime settimane scopriremo se tutto è andato, effettivamente, come doveva andare e se lo schema sarà in qualche modo replicabile. Intanto in Italia si rinviano all’anno prossimo tutti i grandi eventi. Uno fra tutti il tour di Vasco Rossi.