Nella serata di ieri un cittadino, in quel momento in transito lungo Corso del Popolo, a Mestre, segnalava al 113 che era in atto una violenta lite tra un uomo e sua moglie in prossimità di un bar, all’altezza di via Mestrina.
Gli agenti della Volante, subito inviata dai colleghi della Sala Operativa della Questura, rintracciavano immediatamente la coppia che era ancora internata a litigare.
In particolare, l’uomo veniva identificato per D.R.M, veneziano di 34 anni (con precedenti di polizia a carico) e la moglie, anche lei veneziana di 36 anni.
L’uomo, alla vista dei poliziotti che chiedevano conto di tale comportamento, mal tollerava la loro presenza, giungendo ad apostrofarli con parolacce e minacce di vario tipo.
Tali minacce (anche di morte) venivano poi rivolte anche alla moglie, che risultava essere in evidente stato di gravidanza.
Per oltre 10 minuti gli operatori tentavano di riportare la calma tra la coppia, rivolgendosi in particolare al marito, che tra i due era certamente quello più nervoso e aggressivo, tanto che a più riprese tentava di colpire la moglie con schiaffi.
Fermato ripetutamente dagli agenti ed invitato a calmarsi, spostava verso di loro la sua aggressività, spintonandoli violentemente nel tentativo di eludere l’intervento della pattuglia e continuare la lite (e le percosse) nei confronti della moglie.
Veniva infine condotto a forza all’interno dell’autovettura di servizio, ma qui, continuando a dimostrarsi insofferente e aggressivo, danneggiava parti degli arredi con ripetuti calci.
Infine, condotto presso gli uffici della Questura di Venezia (dove proseguiva a mantenere un atteggiamento aggressivo e autolesionista), veniva arrestato per i reati di resistenza, minacce, oltraggio a Pubblico Ufficiale e danneggiamento.
Infine, veniva condotto presso il vicino carcere di Santa Maria Maggiore a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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