Nella quarta puntata di “Stanno facendo un 48” condotta da Patrizio Baroni, intitolata “La pandemia ha spento i riflettori, abbiamo discusso sulla situazione del mondo dello spettacolo. Interviene Federico Maule, tecnico del suono, uno dei comparti che ha sofferto di più.
A inizio pandemia eravamo tranquilli
“In questo periodo abbiamo vissuto nella precarietà e nell’incertezza. Nella prima parte eravamo tranquilli – spiega Federico Maule – perché per nostra professione siamo abituati a degli stop durante l’anno. Il problema è arrivato quando non abbiamo ricevuto risposte dal governo né dai nostri clienti. In quel momento abbiamo iniziato a capire che l’emergenza si sarebbe allungata per molto tempo”.
Abbiamo reagito da soli
“Abbiamo vissuto diversi momenti: dalla prima emergenza all’affrontare l’emergenza. Lo Stato ci ha dato pochi bonus, arrivati a pioggia, senza nessuna certezza. Per chi ha una famiglia è un grosso problema, non sapere se e quando ti arriveranno questi bonus.
alla nostra professionalità abbiamo reagito da soli. All’interno della nostra categoria abbiamo persone che hanno cambiato definitivamente lavoro, si sono spostati verso altri settori. Abbiamo persone che stanno temporeggiando con contratti a tempo determinato nella speranza che questa emergenza prima o poi finisca, e persone, tra cui moltissimi amici, in difficoltà. Nel 2021 in Italia è molto difficile trovare lavoro”.
Una riforma dello spettacolo
“Non è solo un problema nazionale. Lo Stato italiano può e deve fare molte cose per aiutarci, perché questa emergenza ha messo in luce la fragilità del nostro sistema anche a livello di contratti di lavoro. Da parte del governo centrale ci aspettiamo una riforma del lavoro nel settore dello spettacolo. Mentre da parte della regione Veneto è doveroso che vengano fatti dei tavoli di lavoro con la nostra cooperazione.
Queste cose stanno già accadendo, perché in Veneto, come in altri luoghi del mondo, si sono costituite realtà auto-organizzate, come le Maestranze dello spettacolo, che è un gruppo che lavora e intavola progetti con molte realtà anche della regione Veneto. La nostra regione in ogni caso ci ha dato un piccolo contributo che ci ha aiutato a sopravvivere” ha concluso Maule.