All’Ulss4 l’emodialisi al domicilio è una realtà. Dopo aver completato un periodo di formazione insieme alla moglie, in questi giorni il primo paziente residente nel portogruarese ha iniziato trattamento in piena autonomia, a casa, utilizzando una apparecchiatura realizzata in America e appositamente acquisita da questa Azienda Sanitaria per fornire il nuovo servizio.
Emodialisi a casa
A differenza del trattamento in ospedale che richiede tre sedute settimanali da 4 ore ciascuna, quello a domicilio ha una durata di circa 2. Deve quindi essere effettuato con maggiore frequenza: “Dettaglio che potrebbe essere considerato un ulteriore impegno per il paziente. In realtà i vantaggi dell’emodialisi a domicilio sono di gran lunga superiori a questo – spiega il direttore della Nefrologia e Dialisi, dottor Gianpaolo Amici – .
La persona può effettuare il trattamento all’orario più consono al proprio lavoro e in ogni caso in funzione della propria giornata, può effettuarlo nella massima tranquillità di casa, davanti la tv, in famiglia. Evita inoltre di dover recarsi costantemente in ospedale tranne che per la visita di controllo una volta al mese, e questo, in tempi di pandemia e di rischio di contagio, non va trascurato”.
Il trattamento a domicilio
Il trattamento a domicilio può essere effettuato da persone che rispondono a determinate caratteristiche: buon accesso vascolare, capacità di auto-pungersi o possibilità di usufruire di una persona che possa aiutare nel collegamento e nel distacco dell’apparecchiatura, buona motivazione, disponibilità a seguire un percorso di formazione.
Con l’impiego dello staff infermieristico della Dialisi di Portogruaro, il paziente e la coniuge hanno effettuato un mese di training, utilizzando l’apparecchiatura poi recapitata a casa.
La novità
Una novità che si affianca alla dialisi peritoneale a domicilio. “Non tutti i pazienti possono svolgere la peritoneale. Questa è una valida alternativa di cura rimanendo a casa” osserva la dottoressa Maria Vitale, responsabile dell’emodialisi a domicilio.
“Il trattamento viene effettuato con un’apparecchiatura evoluta e di facile utilizzo– continua la dottoressa Vitale -. Per le sue elevate caratteristiche di sicurezza non necessita del costante monitoraggio di un infermiere. Deve solo essere collegata a una presa elettrica in quanto non necessita neppure del collegamento ad una condotta idrica. E’ insomma una valida alternativa di cura per il dializzato”.
L’attività
L’unità di Dialisi dell’Ulss4 gestisce attualmente 90 pazienti in due sedi ospedaliere. Nel 2020 ha erogato circa 15 mila trattamenti di emodialisi ed oltre a questi 30 persone effettuano la dialisi peritoneale a domicilio.
Non va trascurato inoltre il fatto che d’estate vengono attivate altre due unità di dialisi a Bibione ed a Jesolo. L’Ulss 4 è l’unica azienda sanitaria pubblica in Italia ad offrire tale servizio dedicato ai turisti.