Esposizioni d’arte, progetti culturali, pacchetti turistici e convenzioni per rimettere in moto la filiera turistica di Venezia. L’Associazione Veneziana Albergatori fa squadra con le categorie culturali ed economiche della città.
Associazione Veneziana Albergatori
Claudio Scarpa, Stefania Stea e Lorenza Lain, rispettivamente direttore, vicepresidente e consigliera con delega alla promozione di Ava, hanno presentato questa mattina a Ca’ Sagredo il progetto di rilancio del turismo a Venezia. All’appuntamento sono intervenuti, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Venezia, l’assessore al Turismo, Simone Venturini, e la presidente della IX Commissione consiliare, Silvia Peruzzo Meggetto.
Il programma delle iniziative
“Venezia riparte dalla cultura, dalla storia e da grandi eventi come la Biennale di Architettura e il Salone Nautico, le prime due grandi esposizioni in presenza – ha dichiarato l’assessore Venturini. La città in questi mesi ha lavorato molto per garantire la possibilità di ripartire il prima possibile.
Abbiamo aperto i Musei Civici, Palazzo Ducale e Museo Correr, oggi porte aperte alla Guggenheim e alle Gallerie dell’Accademia. Venerdì, invece, sarà la volta della Querini Stampalia e delle atri sedi espositive della Fondazione Muve. La volontà è sempre di ripartire in sicurezza e nel rispetto delle normative anti Covid.
Venezia vive di turismo. Non solo una risorsa, ma anche uno strumento per alimentare altre filiere come quella agroalimentare, commerciale, artigianale”.
“Città d’arte? #NONmetterledaparte”
L’iniziativa si è in perfetta sinergia col decalogo per le “Città d’arte? #NONmetterledaparte”, le proposte per il rilancio delle città colpite dagli effetti del blocco del turismo internazionale, sottoscritte dai sindaci di Venezia, Luigi Brugnaro, e di Firenze, Dario Nardella, già inviate al Governo. L’assessore ha sottolineato come sia necessario porre le basi per partire meglio di prima. “Le città d’arte chiedono i poteri e gli strumenti per governare ancora meglio i fenomeni turistici. Bisogna conciliare le esigenze dei residenti con quelle dei visitatori ed essere ancor più trampolino di lancio per il Paese. Da qui ai prossimi mesi Venezia sarà la piattaforma per moltissime iniziative legate ai 1600 anni della città. Tutte finalizzate alla celebrazione storica e alla riscoperta di alcune tradizioni, ma anche alla ripresa turistica”.
La luce in fondo al tunnel
La parola chiave su cui si è soffermata la consigliera Peruzzo Meggetto è programmazione: “Ora iniziamo a vedere una luce all’orizzonte. Bisogna sottolineare l’impegno di tutte le categorie della città per programmare la ripartenza e il rilancio di tutta la filiera turistica dell’intera area metropolitana e di tutti i settori: strutture ricettive, commercio, ristorazione, guide turistiche, gondolieri, ma anche dei lavoratori del porto e dell’aeroporto, del mondo della cultura e dello sport”.
Pacchetto “1600 emozioni”
Le iniziative promosse dall’Associazione Veneziana Albergatori spaziano dal pacchetto “1600 emozioni”, che prevede la trasformazione di alcuni spazi delle strutture ricettive aderenti con esposizioni di abiti, manoscritti, disegni dedicati a un personaggio della storia della Serenissima, alla proposta di pacchetti turistici. Previsti anche convenzioni con Ca’ Foscari Alumni, collaborazioni con le istituzioni culturali della città, lezioni di storia online. Tra la fine di ottobre e l’inizio di gennaio, è in programma invece l’evento “I Mercati in viaggio” che coinvolgerà tutta la città con la collaborazione del Comune di Venezia, la Camera di Commercio, Ascom e Aepe e l’esposizione Venice Hotel Market dedicato ai 1600 anni della città.
Venezia è pronta
“Va comunicato al mondo che Venezia è pronta a ripartire – ha detto infine Venturini. Regole chiare, protocolli sicuri e una campagna vaccinale in continua progressione. E’ importante che tutte le categorie remino nella stessa direzione, rimettendo in moto la filiera turistica. Il Comune incoraggia e sostiene queste iniziative che sono un volano importantissimo per il rilancio della città”.
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