Banca Popolare di Vicenza. Parla Andrea Arman, Presidente degli azionisti e vittima della Banca stessa.
Intervista ad Andrea Arman, Presidente degli azionisti della Banca Popolare di Vicenza e vittima di Veneto Banca e della stessa Banca Popolare di Vicenza. Hanno perso tutto, tutti i risparmi di famiglia si sono volatilizzati. Il problema, spiega l’avvocato Arman, è stato aver riposto troppa e profonda fiducia nella banca con cui avevano a che fare da generazioni. Inizialmente avevano riposto una totale sicurezza, confidando nelle garanzie, nella Banca Popolare Celestino Piva, poi assorbita dalla Banca Popolare di Vicenza, e in Veneto Banca; si tratta di una società cooperativa, utile al territorio e sicura dal punto di vista del rischio in quanto sottratta alle intemperie del mercato borsistico. Secondo Arman, ciò che ha più danneggiato la situazione patrimoniale della Banca è stata la decisione affrettata di trasformare la società cooperativa, finalizzata quindi alla mutualità, in Società per Azioni, società con l’obiettivo del profitto fine a se stesso. In tutto questo non è possibile sollevare le azioni collettive poiché ogni singola situazione andrà valutata individualmente. Importante: Andrea Arman lancia un appello in vista dell’Assemblea del 5 Marzo in cui gli azionisti e la banca saranno chiamati a decidere se trasformare questa società cooperativa in una Società per Azioni. L’invito è quello di votare NO a questo cambiamento; i motivi, oltre che di natura puramente tecnica, sono di ragione etica – morale, in quanto non è possibile lasciarsi spogliare senza protestare poiché nessuno ha chiesto il parere di nessuno in merito a questa trasformazione.