Patrizio Baroni conduce una nuova puntata di: Stanno Facendo un 48. In questa puntata, si parlerà di un tema molto caro a Venezia: i lavori artigiani storicamente legati alla Serenissima e il loro futuro come attività strategiche. Tratteranno il tema gli ospiti di questa puntata: Saverio Pastor, presidente El Felze’, Michelangelo Lamonica, dirigente dell’istituto Vendramin Corner, Marco Vidal, direttore di The Merchant of Venice, e Luisa Conventi, impiressa dell’azienda Gioia e rappresentante del comitato per la salvaguardia dell’arte delle perle e del vetro veneziano.
È venuto fuori un tema molto importante. Quando qualcuno si muove di più e magari potrebbe andare nella direzione giusta, viene isolato e messo da parte. Alla fine degli anni Novanta nel mondo della scuola, molto spesso, quelli che erano più propositivi erano quelli che insistevano di più. Quindi in qualche modo venivano isolati.
Non si può andare avanti per individui, ma per società
Guardiamo al futuro. Questo mondo è cambiato? Patrizio Baroni racconta un episodio significativo della sua esperienza: “Quando io andai dalla direttrice della Formazione Professionale proponendo di fare dei corsi professionali per i comunicatori del futuro, lei mi rispose di no. Se noi abbiamo questo tipo di problematica per chi deve decidere, poi quello che si desume o quello che viene fuori è che non c’è una classe dirigente preparata a pianificare il futuro. È una classe dirigente che non sempre opera come dovrebbe”.
Molto spesso si può riuscire e vincere, probabilmente dove ci sono persone come il dottor Lamonica che hanno una visione. Il mondo però non può andare avanti per individui, soprattutto quando parliamo di una società complessa come quella di uno Stato.
Dottor Lamonica, cosa ne pensa e come è cambiato il mondo della scuola?
“Siamo d’accordo, però è anche vero che le scuole sono dotate di autonomia e quindi io adesso non riesco a dire che cosa succede nel Ministero. Però posso dire che le nostre indicazioni in questo momento sono chiare. Noi stiamo puntando molto sulle tecnologie, sull’esterno, quindi tutta una parte di tecnologie digitali e innovative, e sulla sostenibilità.
La superficie dell’Italia tutta intorno alle coste è superiore alla superficie di terra che abbiamo, quindi l’Italia è una Nazione che ha delle problematiche più connesse all’acqua. Queste sono sicuramente importanti e, ad esempio, la sostenibilità è uno degli aspetti che in questo momento sono al centro dell’attenzione. Sia da parte di tutti gli sforzi del Governo sia per quanto riguarda noi come istituzione scolastica”.
L’importanza della sostenibilità a Venezia secondo Lamonica
“La sostenibilità potrebbe passare nel proporre per la laguna di Venezia tutti motori a propulsione elettrica, che avrebbero un inquinamento praticamente nullo. Passare a sistemi di produzione elettrica permetterebbe alla città di Venezia e alla laguna di avere un minore inquinamento acustico, legato al mare e in termini di moto ondoso. Questa innovazione comporterebbe un forte incentivo anche occupazionale.
Infatti, significherebbe di fatto andare a rinnovare completamente tutto il “parco macchine” legate alla laguna di Venezia. Questo è solo uno degli aspetti che potrebbero dare un lavoro di un certo tipo, anche qualitativamente importante, per la laguna di Venezia” ha detto Michelangelo Lamonica.
Un insieme di persone per un’attività innovativa
“Mi permetto di parlare per tutta l’Italia e per tutti gli Stati che toccano il Mediterraneo. Io sono positivo, il mio lavoro mi porta ad esserlo perché devo essere promotore di innovazione, di attività che spingano nella direzione della cultura. Poi ho la fortuna di fare questo lavoro in una città bellissima come Venezia.
Secondo me, la città mescola molto il nuovo e il vecchio, le nuove e le vecchie tradizioni e competenze, quindi diventa una sfida come attività. Credo che grazie ai colleghi possa essere un bel passo per il futuro.
Grazie a Pastor e a tutto un comitato tecnico-scientifico, quindi una serie di persone che sono intervenute con la scuola, si possa trovare un’attività che sia innovativa. E so che in questo momento c’è un’attenzione di tutte le componenti come il Comune e la Città metropolitana di Venezia”, ha concluso Michelangelo Lamonica.