Certo le api fanno il miele, ma non solo. Sono preziose sentinelle dell’inquinamento ambientale e, attraverso l’impollinazione, svolgono un ruolo determinante per la produzione alimentare. Per questo, c’è preoccupazione a livello globale per la diminuzione del numero di api, dovuta all’uso di pesticidi, ai cambiamenti climatici e alle monocolture intensive.
Luffa e zafferano per le api a Porto Viro
Non è così in Polesine, a Porto Viro. Qui un habitat particolarmente adatto riesce a farle a vivere e a nutrirsi anche di fiori particolari, come la luffa e lo zafferano. Questi fiori non crescono facilmente nella zona, anzi, forse non si sono mai visti.
“È abbastanza raro trovare lo zafferano in zona – afferma Jimmy Biscalchin, imprenditore agricolo -. Abbiamo voluto provare a seminarlo e a coltivarlo e ci riesce abbastanza bene”.
Un territorio molto fertile
“Continuiamo a farlo perché ci soddisfa molto: le api sono molto attratte dal fiore perché fiorisce a ottobre, periodo in cui di fiori ce ne sono davvero pochi. In più, vanno anche sui fiori di luffa.
Poco distante dall’azienda abbiamo tutti gli argini dei fiumi e il bosco Nordio, con diverse essenze importanti per le api. È un territorio molto fertile per loro”, continua Biscalchin.
La spugna di luffa biodegradabile
La luffa è una coltivazione molto particolare che non è originaria del Polesine. Comunque Jimmy Biscalchin ha voluto sperimentarla sul suo terreno e ci spiega di cosa si tratta: “È una pianta rampicante che crea un frutto simile a una zucchina.
Quando è maturo si secca e la polpa interna viene tolta lasciando la rete esterna, una spugna vera e propria. La cosa importante è che, a fine vita, la spugna va gettata sull’umido, quindi è ecosostenibile”.
Come si diventa apicoltori?
Ma come si diventa apicoltori? Ce lo racconta Daiana Mancin, imprenditrice agricola: “Ci siamo trovati a visitare un apiario di un amico ed è nata la passione. Abbiamo iniziato con poco ma quando abbiamo capito che riuscivamo a far vivere le api e a produrre miele, abbiamo continuato. Siamo diventati apicoltori e ora produciamo tre varietà di miele”.
Le varietà di miele prodotte nella zona
Questi apicoltori producono tre tipi di miele: il millefiori, il tarassaco e l’acacia. Una delle loro particolarità è che le api si cibano appunto di luffa e zafferano nei loro diversi periodi di fioritura. “Nelle nostre zone la luffa e lo zafferano sono prodotti di nicchia e le api si cibano dei loro fiori”, continua Daiana Mancin.
Le api conoscono bene il miele
Jimmy Biscalchin ci mostra le api e che aspetto deve avere il favo di miele per essere smielato: “Quando il miele del favo ha una percentuale di umidità giusta, che le api conoscono molto bene, si può estrarre e conservare tranquillamente”.