Il sindaco di Venezia tace. Ca’ Farsetti attende il testo ufficiale. È certa la data dello stop delle grandi navi alla Marittima e soprattutto al passaggio lungo il canale della Giudecca, ossia il 1 agosto.
Stop alle Grandi Navi
Il decreto è stato approvato martedì sera. Il provvedimento, emesso anche sull’onda della pressione dell’Unesco che aveva minacciato di iscrivere Venezia nella lista del patrimonio mondiale in pericolo, ha superato le stesse prescrizioni del Comitato. Tale provvedimento è stato fortemente voluto dal ministro ai beni culturali Franceschini, ed è un superamento del decreto dei ministri Crini-Passera che prevedeva un limite oltre le 40 mila tonnellate. Ora nel bacino di San Marco ci potranno passare soltanto gli scafi che non superano le 25 mila tonnellate, ovvero una stazza equivalente a quelle di un ferry boat.
Forze politiche
La decisione divide le forze politiche a Venezia. Si respingeranno anche le navi di lusso e i grandi yacht, più piccoli dei giganti del mare, ma più grandi dei traghetti veneziani, e sul turismo danaroso la città ci stava scommettendo. Ci sono poi gli addetti che vivranno ancora per mesi di indennizzi e casse integrazioni.
“Non è con i sussidi che si mantiene viva un’economia” – ha dichiarato Sara Moretto di Italia Viva. Si teme la disaffezione per Venezia delle compagnie di crociera, dato che ci vorranno mesi per organizzare gli approdi a Marghera.
Il vicesindaco del comune veneziano leghista Andrea Tomaello ha manifestato la stessa preoccupazione riguardo il deviare le navi da crociera su altri porti, e ha dichiarato: “Si poteva aspettare due mesi in più”. La decisione è vista invece come una vittoria del Movimento Cinque Stelle. Esulta il ministro per i rapporti con il parlamento Federico D’Incà.
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