Stanno Facendo un 48

Cuba, situazione drammatica: mancano cibo e medicinali

A Cuba mancano cibo e medicinali, e la struttura sanitaria non regge il peso della pandemia

In questa nuova puntata di Stanno Facendo un 48, Patrizio Baroni tratta la delicata tematica della situazione a Cuba. Stiamo assistendo ad una controrivoluzione? Ad accompagnarci attraverso questo tema ci saranno alcuni testimoni con amici e parenti cubani, con cui si tengono in contatto telefonicamente.

Quello che sta accadendo ora può essere comparato a quanto avvenuto a Cuba nel 1994?

“Ci troviamo in una situazione sanitaria drammatica, con una pandemia in corso senza precedenti. In un primo momento il governo cubano ha chiuso tutte le frontiere, poi non avendo più introiti finanziari, soprattutto legati al turismo, si è deciso di riaprire. La riapertura dei confini ha ovviamente portato il Covid, ma la struttura sanitaria nazionale era pronta e in grado di gestire la situazione.

“Se si va negli ospedali per stranieri la sanità risulta d’eccellenza. Se però si guarda agli ospedali destinati alla popolazione cubana ci si troverà di fronte ad una situazione diametralmente opposta.”

La nostra ospite accennava anche ad una regressione culturale, dagli anni ’60 in poi, ovvero un’incapacità di andare avanti, e portare il popolo allo stello livello degli altri paesi.  Una regressione quindi dal punto di vista strutturale, culturale, sociale. Il popolo cubano ha raggiunto il limite di sopportazione.

Io posso portarvi una testimonianza diretta di persone che sono riuscite a contattarmi dicendo che l’unico pasto del giorno a cui era riusciti ad avere accesso sarebbe stato una zucchina.

Passiamo ad un’altra ospite. Ci dia la sua opinione su quanto sta accadendo.

“Io posso dire personalmente di avere una madre che 4 anni ha subito un’operazione al seno. Sono 2 anni che non riesce ad avere accesso al medicinale che le serve per la cura. Non ha nemmeno la possibilità di andare in ospedale ed accertarsi della sua situazione. Ciò significa tanto, e sono tante altre le persone in questa stessa situazione. In questo momento non c’è cibo, né medicinali, e ci sono donne, bambini e persone che non riescono a ricevere l’aiuto necessario, soprattutto dall’estero.

I prezzi degli alimenti sono troppo alti, i cittadini non possono permetterseli e perdono la dignità. la possibilità di scelta. Tutto è già scelto e stabilito per loro. Ciò che il cubano vuole è avere la libertà di scegliere un governo che possa rappresentarlo.”

Lo stipendio medio di un cittadino equivaleva a 25 dollari al mese, è stato in seguito aumentato. I prodotti alimentari però sono anch’essi aumentati a cifre irragionevoli.

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