In questa nuova puntata di La Voce della Città Metropolitana, ospite Chiarastella Seravalle, attrice veneziana e Presidente dell’Associazione Arte-Mide.
Chiarastella ha appena presentato un cortometraggio alla Mostra del Cinema, il 2 settembre. Un’opera tratta da uno spettacolo teatrale che andrà sul palcoscenico del Teatro Goldoni domenica 12 settembre e sarà poi tradotto in un film che debutterà sulla piattaforma di Ca’ Foscari il 26 settembre.
Chiarastella Seravalle è stata spesso nostra ospite per raccontare del suo impegno nella ricostruzione storica del lavoro delle perlere, e in particolare della biografia di Marietta Barovier, una maestra del vetro del ‘500.
Parliamo del cortometraggio e dello spettacolo.
“Si tratta di un progetto importante di ricerca, portato avanti insieme a storiche e figure di rilievo del mondo del vetro di Murano. Questo personaggio di Marietta Barovier è davvero emblematico. Abbiamo trovato pochissime informazioni storiche, nonostante una ricerca durata 5 anni, sia attraverso studi scientifici che antropologici, attraverso interviste” ha detto Chiarastella Seravalle.
Una ricerca quindi sia storica che filologica. Anche per questo avete avuto un sostegno da parte del Comune di Venezia e dalla Regione Veneto.
“Sì esatto. Da anni ci battiamo per dare voce ed equilibrio alla storia, perché purtroppo molte figure veneziane e non, hanno lasciato dei segni molto importanti nella storia dell’umanità, ma non vengono riconosciute con il loro nome”
Questa ricostruzione storica ha a che vedere anche con l’alchimia e la fantascienza. Il vetro nasce in Egitto ma non si comprende bene la sua origine.
“Ci sono due tipi di vetro innanzitutto. Quello naturale che ha origine nella natura, nei vulcani e quello creato per mano dell’uomo. La scoperta del vetro è stata decisamente straordinaria, per il mondo e per la storia. Era quindi importante partire dall’archetipo della donna davanti al fuoco che crea la perla” ha detto Chiarastella Seravalle.
Il vetro proviene dall’Africa, dall’Oriente. Ad Adria c’è un museo molto interessante, con dei pezzi unici, portati attraverso il Mediterraneo. È tuttavia Murano la città che è riuscita a lanciarlo in tutta Europa.
“Non solo, il mondo del vetro è un mondo maschile, le donne all’epoca non potevano mettere piede in fornace. Marietta Barovier è la figura che ha avuto la possibilità, anche grazie al padre alchimista, di sperimentare e trovare composizioni importanti. Quindi una donna artista, sperimentatrice e imprenditrice.”
In un’epoca in cui le donne non potevano fare le imprenditrici, lei ha avuto una sorta di delega speciale.
“Un riconoscimento molto importante perché, dopo 20 anni che lei richiedeva di aprire una fornace a suo nome, le viene riconosciuto il permesso dal Doge. Una donna forte, che abbiamo immaginato dal carattere tenace.”
Dobbiamo anche a lei se oggi le perle di Venezia sono patrimonio dell’UNESCO. Vediamo come ha vissuto l’infanzia in questo spezzone.
Ed è così che è nata la perla, la famosa “Rosetta”.
“Lo spezzone rappresenta un momento di gioco portato avanti nel tempo. Poi, però, lei cresce in contatto con il mondo dell’alchimia e della scienza. Suo padre era uno scienziato che aveva girato tutte le più importanti corti d’Europa e lei ne ricavò così un bagaglio culturale molto importante. Si dice che conservasse in segreto i taccuini del padre con le ricette del vetro. Questo è un altro passaggio straordinario: un tale patrimonio viene affidato ad una donna.
La persona che avete visto accanto a me è Rachele Colombo, la musicista che ha creato una grande suggestione sonora, campionando dei suoni e creandone su misura per lo spettacolo. È uno spettacolo fatto a più mani: io mi sono occupata della ricerca e dei testi, mentre Massimo Navone della drammaturgia – il braccio destro di Dario Fo per diversi anni -.”
Nel prossimo spezzone facciamo vedere questa magica “Rosetta”.
“Questa perla aveva 12 punte e 3 tipi di colore diversi assemblati tra loro. L’arte alchemica e chimica ha permesso di creare la “Rosetta” e altri tipi di perle, come le murrine, perline ricavate da delle canne in fornace.”
Questo film sarà caricato nella piattaforma di Ca’ Foscari a partire dal 26 settembre e sarà tradotto in più lingue. Avrete modo così di farvi conoscere a livello internazionale.
“Il Consiglio d’Europa ha considerato questo progetto molto interessante e dunque ci ha messo in contatto con Ca’ Foscari per una collaborazione: i testi sono molto significativi per la cultura veneziana. Il film, inoltre, sarà sottotitolato in 4 lingue e forse anche più.
Ricordiamo l’anteprima nazionale della versione nuova dello spettacolo al Goldoni, a cui prenderanno parte le istituzioni che ci hanno sostenuto. Mentre il 26 settembre, giornata internazionale delle lingue, verrà presentato il filmato per intero, sottotitolato in 4 lingue.
Fortunatamente, si stanno creando delle collaborazioni con i consolati italiani all’estero affinché questa figura femminile abbia la voce che si merita” ha concluso Chiarastella Seravalle.