Chiama le sue creazioni opere emotive perché nascono quasi sempre da un sogno, da una suggestione poetica. L’artista bulgara Assia Karaguiozova che ha trovato una seconda patria in Italia ha lavorato a lungo con il marmo, ma da quando ha scoperto il vetro questo è diventato il suo materiale prediletto. A Murano, con i maestri vetrai di NasonMoretti, Assia Karaguiozova ha avviato una felice collaborazione, che l’ha portata ad essere tra i protagonisti della Venice Glass Week 2021 con una mostra a Bottega Cini a Venezia.
Assia Karaguiozova presenta quattro collezioni
“Questo è il vaso Nuvole, che fa parte di una delle quattro collezioni che presento oggi: Nuvole, Balkani, Tango e Giselle. E’ ispirato alla laguna veneziana e al Mar Nero: un connubio di onde e di ondeggiamenti, di danze. Questo effetto è stato realizzato con il taglio a caldo. Ogni pezzo è unico, realizzato in modo diverso. E’ il movimento del vetro incandescente catturato nell’aria.”
“Questo è il vaso Giselle, ispirato al balletto, alla performance di Svetlana Zakharova e Roberto Bolle al Bolshoi. Racconta il connubio tra due elementi che danzano insieme in sintonia. C’è un nido di appoggio creato con il vetro incandescente e questa corolla leggera, fatta di due colori, che visti in sovrapposizione creano un effetto cromatico e osservati invece separati si possono distinguere. Questo connubio rappresenta l’intesa: questo è il messaggio artistico che ho voluto trasmettere in questo pezzo, al confine tra arte e design, perché di fatto può essere utilizzato anche come un vaso per i fiori o di appoggio.”
“Questo è un pezzo della collezione Tango, ispirato a ‘Libertango’ di Astor Piazzola. E’ realizzato in vetro incamiciato, rosso e blu sono divisi dal bianco latte, che crea questo effetto luminoso e il movimento fortemente improntato.”
Il parere dell’assessora Mar
Paola Mar (assessora al turismo – Comune di Venezia): “La Venice Glass Week rivela anche dei modi diversi di vedere e approcciare il vetro. Questa di Assia è una testimonianza particolare: la tradizione è interpretabile anche da chi viene da fuori. Credo che sia questo lo spirito e l’essenza del vetro come materiale e della città di Venezia.”