L’Associazione “The Bad Brothers” ha presentato la tredicesima edizione della Daytona Beach di Jesolo, che quest’anno, per le restrizioni Covid, si è svolta senza pubblico. Il consolidato evento si ispira alla celebre competizione automobilistica, nata nell’omonima città statunitense negli anni ’50. Nei decenni successivi si è trasformata in icona del “american way of life”, coinvolgendo appassionati e professionisti da tutto il mondo.
La Daytona Beach di Jesolo
Il presidente, Adriano Bergamo, ha ideato e organizzato tutte le precedenti edizioni. “La Daytona Beach di Jesolo ha riscontrato delle difficoltà organizzative causate dal COVID-19. Tuttavia, si è svolta con piste su sabbia per motocross, quad e side by side, piste per mezzi fuoristrada e militari USA”.
Come, da un semplice raduno di “preparatori” motoristici si è giunti al più celebre circuito Nascar degli Stati Uniti d’America, allo stesso modo l’associazione “The Bad Brothers” ha proposto un multi-evento unico in Italia. È stata capace di offrire sensazioni ed emozioni forti, attraverso un’ambientazione che richiama le grandi spiagge della Florida, conosciuta da tutti con il nome di Spiaggia del Faro.
I dati
- 1,5 chilometri transennati lungo la spiaggia. La pista soft in spiaggia, con variante hard per tutti i possessori di fuoristrada 4×4 (selezionatori tecnici daranno indicazione su quali percorsi sarà opportuno avviare i propri veicoli); altre piste in spiaggia per quad, motocross, buggy; percorsi ad inseguimento e prove di abilità.
- 15 alberghi a 3 e 4 stelle convenzionati, maggioranza delle attività ristorative aperte. Nelle ultime edizioni, aperte al pubblico, si sono superate le 30.000 presenze, con un incremento annuo di circa il 20%.