Oggi è stato il giorno dello sciopero dei 600 lavoratori della Speedline di Santa Maria di Sala e dell’incontro delle organizzazioni. Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, è il primo a rivelare le intenzioni della multinazionale svizzera Ronal all’incontro che si è svolto ieri e a cui i lavoratori si aspettavano partecipassero i vertici aziendali.
Speedline
Si sono presentati consulenti e avvocati incaricati di trattare la chiusura. La Speedline ha confermato che intende chiudere la storica fabbrica dei cerchi in lega, fondata dall’imprenditore veneziano Zacchello, entro la fine del 2022. La causa, è stato riferito a Fiom CGIL e FP CISL, è l’eccessivo costo della produzione che ha causato un calo del fatturato per due anni consecutivi.
I parlamentari
La notizia ha mobilitato i parlamentari veneziani uniti dall’obbiettivo di mantenere in attività il sito. Sara Moretto, capogruppo della Commissione Attività Produttiva alla Camera di Italia Viva, ritiene che le reali motivazioni siano altre. Dal confronto previsto per giovedì tra regione e Confindustria e Ministero dello Sviluppo Economico si attende emerga la verità.
Il deputato del PD, Nicola Pellicani, ha inviato un interrogazione parlamentare al Ministro del Lavoro e delle Attività Produttive. “L’azienda è un eccellenza” ha detto. Rifornisce cerchi in lega a Porsche e Ferrari e in ballo ci sono altri 200 posti di lavoro di piccole aziende artigianali dell’indotto.
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