Quattro opere sacre sono state recuperate dai Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Venezia. Sono stati coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Padova, nell’ambito di specifici servizi di controllo del mercato dell’arte.
Il recupero delle sculture
Questi sono finalizzati a prevenire e contrastare il commercio di beni culturali di provenienza illecita. Le statue lignee, di scuola veneta settecentesca stanti su piedistalli in marmo, rappresentano San Pietro, San Paolo, Santa Scolastica, Santa Margherita La Coque e il Sacro Cuore. Ornavano l’altare maggiore della Chiesa di San Giovanni Battista.
Le opere sacre erano comparse sul mercato antiquariale durante l’estate, battute in vendita da una casa d’aste laziale. I militari del Nucleo TPC di Venezia, contattati dall’insospettito acquirente, hanno comparato le immagini dei beni all’incanto con quelle contenute nella “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”. Hanno così identificato le sculture.
La ricostruzione della storia
Le indagini condotte dal Nucleo TPC di Venezia hanno consentito di ricostruire la storia delle statue. Dopo il furto e la ricettazione, le opere erano state oggetto di vari passaggi di proprietà. Questi avevano interessato diverse Regioni italiane, sino a giungere presso a un antiquario laziale. Mentre peregrinavano, al probabile fine di mascherarne l’origine, le hanno private del loro colore bianco più superficiale. Si presentavano così color oro.
A distanza di 16 anni dal furto, i Carabinieri TPC di Venezia potranno restituire così alla Curia di Padova e alla comunità di Ospedaletto Euganeo le quattro statue raffiguranti i santi, di grandissimo valore devozionale.