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Gianpaolo Bottacin: erosione delle coste e referendum trivelle

Gianpaolo Bottacin: quello che sta facendo la regione per l’ambiente e l’invito a votare il 17 aprile.

Gianpaolo Bottacin, Assessore Regionale all’Ambiente e Protezione Civile parla dell’erosione e del referendum trivelle il 17 aprile.
Le grandi opere per cui si è speso tanto, gli interventi per limitare i danni dell’erosione causata dalle mareggiate, come mai non hanno fruttato dei risultati soddisfacenti? Soprattutto a Jesolo Pineta, colpita fortemente dall’erosione del litorale, ora che la stagione sta per aprirsi il timore che non avverrà mai un cambiamento è molta. L’Assessore dichiara di essersi insediato solo negli ultimi otto mesi, ma che da quello che può vedere diversi cantieri sono all’opera, non solo a Jesolo, per la difesa idrogeologica del Veneto, prefissata dalla Regione come priorità proprio in vista della riapertura della stagione turistica. Inoltre, afferma Bottacin, si è predisposto con l’Università di Padova una progettualità che risolverebbe il problema in modo più duraturo, senza bisogno di questi dispendiosi interventi annui. Il progetto, presentato recentemente, costerebbe 60 milioni di euro, e Roma ha già firmato un protocollo d’intesa con l’approvazione del Ministro Galletti. L’obbiettivo è di mettere insieme le pratiche di tutte le regioni d’Italia per trovare una soluzione strutturale. Gli interventi saranno diversificati anche a seconda dei tratti da affrontare. Il confronto è molto acceso su quali siano gli strumenti migliori da utilizzare in ogni caso, e il modo migliore per risolvere la situazione, afferma Bottacin, è la sperimentazione.
La carenza idrica dei fiumi del territorio sembra essere collegata direttamente al fenomeno dell’erosione secondo gli studi dell’università di Padova: con la scarsità di flusso, pochissimi detriti vengono portati dai corsi d’acqua verso il mare con una conseguente mancanza di ripascimento delle coste. L’acqua prelevata dai corsi naturali e messa ad uso dell’agricoltura e dell’idroelettrico contribuisce massivamente a questa carenza.
Un’altra delle questioni più pressanti e quella della riduzione dell’inquinamento atmosferico.
E riguardo al referendum del 17 aprile, ormai vicinissimo, sulle trivelle? Come si posiziona la regione su una questione che ci riguarda così da vicino, e soprattutto l’area del Delta del Po?
L’Assessore Bottacin risponde che è stato proprio il Veneto a farsi promotore del referendum perché i cittadini potessero esprimersi sulla questione. Le concessioni fino a esaurimento delle risorse petrolifere sono un tema fondamentale, soprattutto per una regione come il Veneto in cui esiste il problema della subsidenza.
Al di là della scelta, i cittadini sono invitati a informarsi e votare consapevolmente.
E attenzione al solito inganno del referendum: votando SI si vota per NON rinnovare le concessioni scadute fino a esaurimento del giacimento, votando NO si vota invece affinché le piattaforme petrolifere in questione possano rinnovare la concessione fino all’esaurimento.

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