L’Europa si è svegliata sotto l’incubo dell’emergenza nucleare. La notizia, che nella notte nella più grande centrale nucleare europea a Zaporižžja, in Ucraina, sia scoppiato un incendio ha spaventato le popolazioni inclusa quella italiana e veneta per il rischio di fughe radioattive ma anche i mercati.
Emergenza nucleare
Al momento la centrale è sotto controllo anche se è passata di mano ai russi. L’incendio è divampato nella zona adibita all’addestramento del personale. Questo non ha impedito, ad esempio alla Svizzera di pubblicare le linee guida per la protezione dalle radiazioni.
In particolare, in via preventiva, ha raccomandato di dotarsi di compresse allo Iodio, da ingerire in tempo in caso di incidente. Queste, impediscono alla tiroide di assorbire lo iodio radioattivo e servono a prevenire il cancro alla tiroide.
Le ripercussioni finanziarie si sono registrate anche alla borsa di Milano. Questa ha perso l’11%, si tratta di perdite che a breve ricadranno anche nel Veneto che, soprattutto per il caro gasolio, legato alla crisi energetica e ora anche le sanzioni contro la Russia, minaccia la fermata del trasporto merci durante il vertice tra le associazioni di categorie venete e l’assessore allo sviluppo economico Roberto Marcato. è stato deciso di chiedere provvedimenti ed emergenza per evitare che i trasporti di merce si fermino. Come l’aumento dell’estrazione del gas e la riattivazione delle centrali a carbone.
