La Cgia di Mestre mostra la fotografia di quanto sta accadendo nel Veneto con dati alla mani nella produzione, nell’export e nei consumi.
Daniele Nicolai, Ufficio Studi Cgia di Mestre
“La situazione geopolitica è sempre più complicata e la guerra in Ucraina sta avendo degli effetti diretti sulla nostra economia e sull’economia del Veneto. In primis in termini di commercio internazionale. La Russia rappresenta il tredicesimo mercato per il Veneto.
Il Veneto esporta per 1,3 miliardi di euro all’anno ed i beni più importati son quelli Made in Italy: macchinari, abbigliamento, apparecchiatura elettrica e tutto il mobilio. Prodotti ad altissimo valore aggiunto.
Il problema è che la svalutazione del rublo, le conseguenze sui trasporti e la logistica e le sanzioni, mettono a rischio almeno un 50% di questo export.
I problemi poi vengono in maniera più marcata dalle importazioni: il 40% del gas naturale importato dal nostro paese viene dalla Russia. E questo è un aspetto particolarmente grave che si trasferisce anche sull’energia elettrica. Ricordiamo che il nostro paese produce il 50% l’energia elettrica attraverso il gas e le centrali a turbo gas.
Questo ha comportato un’impennata dei prezzi delle materie prime energetiche: il gas ha superato i 200 MEGAWATT ora per euro, 600 sono i prodotti relativi all’energia elettrica. I prezzi quindi sono schizzati di 3/4 volte negli ultimi mesi. Questo sta mettendo in ginocchio, le nostre imprese, e non riescono più a produrre a questi costi. Sono costrette a fermare temporaneamente la loro produzione e di conseguenza a usufruire la cassa integrazione. Questo sta limitando gli effetti che si stavano vedendo di ripresa economica. Sul fronte dei consumi, i prezzi stanno aumentando e si trasferiscono anche sui consumatori che consumano di meno e frenano di nuovo il circolo economico.
Ciò che sta succedendo è che c’è stata sicuramente il rinvio dell’applicazione del patto di stabilità e quindi ci aspettiamo che si prendano dei provvedimenti per camerare al più presto questa escalation di prezzi che sta mettendo in ginocchio il nostro sistema economico e regionale” ha concluso Daniele Nicolai della CGIA di Mestre
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