Domani primo aprile, cessa lo stato di emergenza legato alla pandemia da Covid, ma non del tutto. Il vero “liberi tutti” scatterà il primo maggio. Di fatto, verrà abolito il Super Green Pass e verrà richiesto quello base. Ossia comprovante vaccino oppure tampone negativo, rapido o molecolare per prendere mezzi pubblici nazionali e interregionali per frequentare bar e ristoranti al chiuso ed eventi e gare all’aperto.
1 aprile cessa lo stato di emergenza da Covid
Sarà sempre obbligatoria la mascherina FFP2 per i mezzi di trasporto fino a maggio e chirurgica per i locali chiusi. Per bus, metropolitane e treni regionali basta la FFP2. Rimane l’obbligo del green pass rafforzato per tutti gli altri luoghi pubblici al chiuso. In caso di banchetti, cinema, teatro, piscine palestre, centri benessere e discoteche, sale da concerti, da convegno, palazzetti sportivi, torna la capienza al 100%. Insomma, si allenta la morsa, ma non del tutto e per tutto il mese di aprile comincerà la fase di convivenza con il virus.
15 giugno abolito l’obbligo del vaccino
Poi, dal primo maggio non sarà più obbligatorio usare la mascherina chirurgica al chiuso. Ma si dovrà attendere il 15 giugno per vedere abolito l’obbligo del vaccino per il personale scolastico, militare, agenti di polizia e soccorso pubblico. Sparirà dal primo aprile il sistema del colore delle regioni. Rimane una questione irrisolta soprattutto il sud.
Chi si negativizza ottiene con giorni di ritardo il green pass al punto che sono arrivate denunce al Premier Draghi, tra cui quella del partito Unione Nazionale Italiana, il cui presidente Cosimo Cartellino in una lettera in cui parla anche di 13 giorni di ritardo dice: “si nega di fatto il diritto di vivere liberamente pur essendo sani”. Infine, a meno che la famosa quinta ondata non si rilevi più feroce del previsto, la campagna vaccinale per tutti è agli sgoccioli.
Ci si prepara però ad inaugurare una nuova stagione di vaccinazioni per fragili e anziani come per il vaccino anti influenzale tanto che, se al generale Figliuolo ritornano i ranghi dell’esercito non lascia un posto vuoto. Sarà infatti sostituito da domani dal maggior generale Tommaso Petrone, specializzato nell’arma dei trasporti e materiali e già responsabile della logistica nella struttura di Figiuolo.