Sono state selezionati i tre scrittori finalisti del premio letterario Città di Mestre organizzato dal Comitato Mestre Domani. Si tratta di un concorso che si distingue perchè accoglie romanzi inediti che pubblica a proprie spese. Una giuria popolare ha tempo tutta l’estate per scegliere il vincitore della triade. Il presidente del Comitato Ugo Ticozzi ci presenta le tre opere
Ugo Ticozzi, presidente comitato “Mestre Domani”
Il comitato “Mestre Domani” organizza tutti gli anni un premio letterario che si chiama “premio letterario città di Mestre”. Si tratta di un premio letterario un po’ particolare perchè, a differenza della maggior parte dei premi letterari che riguardano libri già editi e quindi ci sono le case editrici che si fanno concorrenza tra di loro, si tratta di un premio letterario per gli inediti. Ogni anno vengono scelti tre romanzi e, una volta pubblicati, vengono sottoposti a una giuria popolare la quale seleziona l’ordine di preferenza di questi romanzi. I tre romanzi che vanno a pubblicazione quest’anno sono i seguenti.
Primo romanzo selezionato
“Dove si va?” del bolognese Andrea Gheduzzi: una storia familiare di una famiglia della bassa ferrarese dal 1915 al 1950, quindi si vive la Prima guerra mondiale, muore il padre di famiglia, tutto il periodo del fascismo, della Seconda guerra mondiale, i partigiani e il primo dopo guerra. Una saga appassionante e commovente che ci racconta la storia di un mondo della nostra Italia che cambia, che in questi 40/50 anni è cambiata molto.
Secondo romanzo in gara
Il secondo romanzo che pubblichiamo è “Il Tramonto delle Mille Balene”, l’autore è Tocchetti, un professore di Brescia. E’ la storia di un uomo, un professore universitario, il quale viene a sapere che ha pochi mesi di vita. E’ quindi un romanzo ricco di pathos, commovente, ma non sdolcinato. C’è l’ultimo amore, l’amicizia, la natura e i rapporti con gli altri, e una certa incomunicabilità della persona.
Terzo romanzo scelto
Il terzo romanzo è un po’ particolare. Si chiama “Riz Never Tomsk”, è il nome di una città siberiana, non piccola, nella quale l’autore (che è Orlando Cipriani di Mestre) viene mandato per impiantare un impianto telefonico. Sono alcuni mesi di vita nel 1992, quindi un’epoca in cui la Russia si stava aprendo all’Occidente. E’ un ambiente molto particolare, perchè la Siberia lo è perchè certamente per il freddo ma anche per la mancanza di beni, per le difficoltà economiche che la popolazione vive. Il tutto è raccontato in maniera molto piana e lineare. E’ certamente un mondo molto diverso da quello che noi conosciamo e nel quale certamente avremmo difficoltà a viverci.
“Tre bei romanzi, che metteremo in lettura e che presenteremo all’inizio di Giugno, Poi andranno in lettura in estate per la giuria popolare costituita dai lettori. A settembre ci sarà la premiazione finale,” spiega Ugo Ticozzi.